Mondo

Uk, Bbc accusata di discriminare le proprie dipendenti

La dirigenza dell’emittente ha reagito alle critiche assicurando di avere già adottato provvedimenti capaci di assicurare alle dipendenti condizioni di lavoro “decenti e giuste”

Uk, Bbc accusata di discriminare le proprie dipendenti

Nel Regno Unito, la storica emittente Bbc è finita in questi giorni al centro di uno scandalo-sessismo, in quanto accusata dalle autorità di Londra di operare “gravi discriminazioni ai danni delle donne”.

Un’inchiesta condotta dall’Equality and Human Rights Commission (Ehrc), organo indipendente incaricato di monitorare il rispetto del principio della parità di genere nei luoghi di lavoro, ha infatti evidenziato che la società televisiva imporrebbe alle proprie dipendenti condizioni contrattuali “estremamente svantaggiose”. In particolare, i vertici aziendali riserverebbero alle impiegate paghe “miserevoli”, molto più basse di quelle accordate ai colleghi maschi per le identiche mansioni.

Secondo le prime risultanze degli accertamenti effettuati dall’Ehrc, le donne in servizio presso la Bbc percepirebbero stipendi pari a “un terzo” di quelli destinati al personale maschile, in palese violazione della normativa nazionale sulla parità retributiva tra lavoratori e lavoratrici. Anche i premi di produzione riservati alle impiegate del gruppo televisivo sarebbero di gran lunga inferiori a quelli di cui beneficerebbero i colleghi maschi.

Il rapporto stilato dall’Ehrc ha poi accusato i vertici del network di assegnare costantemente al personale femminile “incarichi modesti e umilianti”. La dirigenza della Bbc, infatti, rallenterebbe volontariamente le progressioni in carriera delle proprie dipendenti, mentre, al contrario, agli impiegati uomini non verrebbe opposto alcun ostacolo al passaggio da una mansione di basso livello a una più prestigiosa.

Le indagini dell’autorità indipendente sulle condizioni di lavoro all’interno dello storico gruppo radiotelevisivo britannico erano iniziate nel 2017, in seguito alla denuncia presentata allora da Carrie Gracie, membro della redazione di Bbc China. Costei, in quell’anno, aveva infatti deciso di testimoniare davanti all’Ehrc circa le pratiche sessiste vigenti da anni negli uffici dell’emittente.

La conclusione degli accertamenti e la conseguente comunicazione ai media nazionali dei particolari di questi ultimi hanno subito scatenato un coro di critiche all’indirizzo del principale network del Regno Unito. Ad esempio, il deputato tory Damian Collins, presidente della commissione parlamentare di controllo sul sistema radiotelevisivo, ha biasimato la Bbc per avere finora “platealmente umiliato” le proprie lavoratrici, mentre Sam Smethers, responsabile dell’ong femminista Fawcett Society, ha definito i vertici dell’azienda “legati a una visione distorta della donna”.

Tramite una nota, il direttore generale del network, Tony Hall, ha promesso una “maggiore vigilanza interna” sulle discriminazioni salariali ai danni delle dipendenti e ha inoltre assicurato di stare lavorando per garantire a queste ultime condizioni di lavoro “decenti e giuste”.

Commenti