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Usa, arrestato ex agente della Cia: "Ha aiutato il governo cinese"

L'uomo agì per il governo cinese e smantellò la rete di agenti sotto copertura. A causa sua le spie americane vennero uccise o arrestate

Usa, arrestato ex agente della Cia: "Ha aiutato il governo cinese"

È uni dei peggiori colpi mai subiti dall'Intelligence americana. Le autorità statunitensi hanno arrestato un ex agente della Cia, il residente di Hong Kong, Jerry Chun Shing Lee. L'uomo avrebbe aiutato Pechino a identificare tutti gli informatori sotto copertura dell'agenzia presenti sul territorio cinese. A causa sua, tutte le spie di cui è stato fatto il nome venero uccise o arrestate.

Lee, un cittadino statunitense naturalizzato, è stato arrestato lunedì scorso dopo essere arrivato all'aeroporto internazionale JFK di New York.

"Gli agenti hanno trovato due piccoli libri contenenti note scritte a mano che contenevano informazioni classificate, inclusi ma non limitati a, nomi veri e numeri di telefono di risorse e impiegati della Cia, note operative, sedi di riunioni operative e sedi di strutture segrete", ha riferito il Dipartimento di Giustizia. A riportare la notizia è il New York Times. Il quotidiano svela inoltre il documento d'accusa formulato nei confronti di Lee.

Il Dipartimento di Giustizia ha detto che Lee, 53 anni, è cresciuto negli Stati Uniti e ha prestato servizio nell'esercito degli Stati Uniti prima di entrare nella Central Intelligence Agency come agente nel 1994.

Ha prestato servizio in località straniere e ha lasciato l'agenzia nel 2007.

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