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Usa sanzionano cittadini sauditi coinvolti nell'omicidio di Khashoggi

Le misure restrittive sono state adottate dalle autorità federali in attuazione di una normativa introdotta da Obama nel 2012

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Il governo degli Stati Uniti ha varato sanzioni a carico di 17 cittadini sauditi responsabili, ad avviso della Casa Bianca, di avere preso parte all’uccisione di Jamal Khashoggi. I provvedimenti restrittivi americani sono stati adottati poche ore dopo che la Procura di Riyad aveva dichiarato “concluse” le indagini su tale omicidio attribuendo a cinque individui la pianificazione di quest’ultimo.

Il segretario Usa al Tesoro, Steve Mnuchin, nell’annunciare alla stampa l’entrata in vigore delle sanzioni, ha affermato: “Questi provvedimenti mirano a colpire le attività economiche gestite in territorio americano dagli autori dell’omicidio di Jamal Khashoggi. Le 17 persone che hanno brutalmente assassinato tale giornalista pagheranno finalmente per le loro abominevoli azioni.” Tra i destinatari delle misure sanzionatorie vi sono Saud al-Qahtani, stretto collaboratore del principe Mohammed bin Salman, e Mohammed Alotaibi, console saudita a Istanbul. I provvedimenti sono stati adottati in base al Global Magnitsky Human Rights Accountability Act, legge introdotta da Obama nel 2012 e mirante a punire i colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani nonché gli autori di pratiche corruttive. Dopo avere annunciato l’entrata in vigore delle sanzioni, Mnuchin ha assicurato che le autorità di Washington continueranno a indagare sull’omicidio di Khashoggi e ha quindi dichiarato che altri cittadini sauditi potrebbero presto divenire oggetto di “pesanti ritorsioni” Usa.

La recente “linea dura” promossa dall’amministrazione Trump nei confronti di Riyad ha sorpreso non poco i media statunitensi, in quanto il Paese mediorientale in passato è stato raramente bersaglio di provvedimenti restrittivi americani. Tra Usa e Arabia Saudita sussistono infatti da anni solide alleanze in ambito commerciale e militare, preservatesi finora anche grazie alla costituzione, all’interno del Congresso americano, di un folto

html" title="Usa, un rapporto denuncia: "Membri del Congresso al soldo di Riyad"" data-ga4-click-event-target="internal">raggruppamento parlamentare pro-Riyad.

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