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Il Vaticano riconosce la Palestina. Israele: "Forte delusione"

Monsignor Paul Gallagher: "La soluzione di due Stati divenga realtà quanto prima". Ma si rischia una crisi diplomatica

Il Vaticano riconosce la Palestina. Israele: "Forte delusione"

Lo Stato del Vaticano riconosce la Stato di Palestina come un'entità sovrana. Lo ha fatto oggi, siglando al Palazzo apostolico "un accordo globale" sugli "aspetti essenziali della vita e dell'attivitò della Chiesa in Palestina". Una mossa attesa da tempo, dopo l'accordo base firmato il 15 febbraio 200 tra il Vaticano e l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) cui erano seguiti numerosi negoziati svolti da una commissione bilaterale.

L'accordo è stato firmato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, e Riad Al-Malki, ministro degli Affari esteri della Palestina.

A margine della firma dell'accordo storico, Gallagher è anche tornato sulla questione territoriale, chiedendo che al più presto venga formalizzata a livello internazionale l'esistenza di due Stati: "Spero che l'auspicata soluzione dei due Stati divenga realtà quanto prima". "Il processo di pace - ha aggiunto - può progredire solo tramite il negoziato diretto tra le Parti con il sostegno della comunità internazionale. Ciò richiede certamente decisioni coraggiose, ma anche sarà un grande contributo alla pace e alla stabilità della Regione".

La firma e la rinnovata richiesta del riconoscimento internazionale per la Palestina ha irritato e non poco le autorità di Israele. Il minstero degli Esteri israeliano, infatti, ha espesso "rincrescimento rispetto alla decisione del Vaticano di riconoscere ufficialmente l'Autorità Palestinese come uno Stato". "Israele - si legge nel comunicato diffuso dall'ambasciata israeliana presso la Santa Sede - studierà l'accordo in dettaglio e le sue implicazioni per la futura cooperazione tra Israele e il Vaticano". Israele considera la firma dell'accordo un "passo affrettato" che potrebbe mettere a rischio il cammino dell'accordo di pace con l'Ap.

Il ministro degli Affari esteri palestinese, invece, lo considera un "accordo storico". Raid Al-Malki ha aggiunto: "Per la prima volta l'accordo include un riconoscimento ufficiale della Palestina come Stato, quale segno di riconoscimento del diritto del popolo palestinese all'autodeterminaione, alla libertà e dignità in un proprio Stato indipendente libero dalle catene dell'occupazione"

La scelta del Vaticano in merito al riconoscimento della Palestina non è una novità. Lo scorso 16 maggio, infatti, il presidente dell'Anp Abu Mazen aveva fatto visita a papa Francesco ed era stato ricevuto come capo di Stato. E anche nei loro viaggi in Terra Santa Bergoglio e Benedetto XVI avevano sostenuto la soluzione dei due Stati.

Ma oggi arriva l'ufficialità: per la Santa Sede la Palestina è uno Stato.

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