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Dal Veneto a New York: lo spritz alla conquista dell’America

L’aperitivo più famoso d’Italia è diventato in pochissimo tempo il cocktail preferito dagli americani

Dal Veneto a New York: lo spritz alla conquista dell’America

Non solo più pizza, pasta e cappuccino. Alla cultura del cibo italiano in America oggi si aggiunge un quarto elemento: lo spritz. L’iconico aperitivo a base di prosecco, Aperol e soda è partito dal triveneto alla conquista dei locali più alla moda di New York e dintorni. Lo chiamano il drink dell’estate e il suo colore tra il rosso e l’arancio sta diventando la tonalità ufficiale dei diversi eventi estivi che animano le piazze ed i parchi newyorchesi. Negli Hamptons, la destinazione estiva dei ricchi e famosi affacciata sull’Atlantico, circola un bus che riporta sulla fiancata la ricetta del cocktail e ne sottolinea la sua origine italiana come segno di qualità.

Certo l’aggressiva campagna di marketing della azienda di produzione del maggior ingrediente dello Spritz ha aiutato a diffondere la cultura dell’aperitivo oltreoceano ma sono le sue caratteristiche che ne hanno fatto il must dell’estate. Fresco e poco alcolico lo Spritz compare ormai nei menù di quasi tutti i ristoranti e locali della grande mela. Il grande calice guarnito con una fetta d’arancia è ormai un oggetto di culto e la sua popolarità certo non si esaurirà con la fine della bella stagione. Intervistata dal New York Times Melanie Batchelor, direttore marketing di Campari America, ha infatti detto che lo Spritz resterà un must anche dopo l’estate visto il trend in crescita di consumo di amari e bitter Italiani.

Nielsen, la società leader nella rilevazione di quote di mercato, ha infatti registrato un aumento del 48% nelle vendite di Aperol rispetto l’anno scorso sottolineando ancora una volta il successo del made in Italy nel mondo.

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