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Venezuela, arrestati due leader dell'opposizione

La polizia segreta venezuelana ha fatto irruzione nella casa del leader dell'opposizione, Leopoldo Lopez, che si trovava agli arresti domiciliari, e lo ha portato via per rinchiuderlo nuovamente in carcere. Stessa sorte per il sindaco di Caracas, Ledezma

Venezuela, arrestati due leader dell'opposizione

Non si placa il caos in Venezuela, con Maduro che tira dritto, sfidando il parlamento, e l'opposizione che protesta contro il rischio dittatura. La polizia segreta venezuelana, intanto, ha fatto irruzione nella casa del leader dell'opposizione, Leopoldo Lopez, che si trovava agli arresti domiciliari, e lo ha portato via per rinchiuderlo nuovamente in carcere. A darne notizia è stata la moglie Lilian Tintori su Twitter. Lo stesso è accaduto al sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, anche lui agli arresti domiciliari, secondo fonti del partito citate dai media locali.

"Sono venuti a portare via Leopoldo da casa. Non sappiamo dove sia nè dove lo portano. Maduro è responsabile se gli succede qualcosa", ha twittato la moglie di Lopez. I leader di Voluntad Popular e di ABP, la formazione di Ledezma, un’altra delle 22 sigle che compongono il blocco della Mud, la Mesa de la Unidad Democratica, accusano il presidente Maduro, ricordando che sarà considerato responsabile dell’integrità fisica di entrambi.

In un video postato su Twitter, si vede Ledezma portato via in pigiama dalla sua abitazione, dove era agli arresti domiciliari dal 2015, da funzionari della gendarmeria bolivariana che lo hanno fatto salire su una camionetta.

Su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, commenta in questo modo la grave crisi in Venezuela: "Arresto dei leader opposizione inaccettabile. Italia impegnata contro rischio dittatura e guerra civile". Il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, esprime il "totale supporto ai rappresentanti del popolo venezuelano. Insieme all'Assemblea nazionale non riconosciamo questa elezione (dell'assemblea costituente, ndr), e al contempo denuncia "livelli impensabili di repressione" nel Paese. ''E' un triste giorno per la democrazia in Venezuela,
per l'America Latina e per il mondo perché sono stati violati i trattati internazionali, la Costituzione del Paese e, ancora più grave, si agisce contro il volere del popolo. Non è la risposta giusta ai problemi di confronto politico e alla crisi umanitaria che stanno devastando il paese''. ''E' chiaro -ha sottolineato- che il regime in carica voglia mantenere il potere. Il volere del popolo è di cambiare tale regime. E' per questo che è necessario indire nuove elezioni democratiche ora''. Il parlamento europeo nella sua ultima risoluzione sulla situazione in
Venezuela ha chiesto di inviare una delegazione parlamentare nel paese.

Consulterò i gruppi politici al Parlamento europeo su questa questione''.

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