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Ma è vero o no che Rehana è stata uccisa dall'Isis?

Per alcuni giornalisti curdi non è vero che la combattente è stata decapitata

Ma è vero o no che Rehana è stata uccisa dall'Isis?

La guerra si combatte anche a colpi di propaganda e di false informazioni veicolate ad arte. Qualche giorno fa era uscita la notizia che una combattente curda di 28 anni, nome di battaglia Rehana, era stata uccisa dai miliziani dell'Isis. Ma non c'erano conferme, anche se qualcuno aveva detto di aver visto, su Twitter, la foto della sua testa tagliata. Ora un giornalista curdo giura di averla vista viva e di averci parlato. Rashad Abdel Qader ha smentito la notizia della morte della combattente. Ecco cosa ha scritto sul social network: "Parlato con Rehana, è sana e salva. Il pezzo del Daily Mail non è vero, lei non ha ucciso 100 combattenti dell'Isis, ma combatte con fierezza".

La smentita è arrivata anche da un altro giornalista curdo, Pawan Durani. Secondo lui i miliziani dell'Isis hanno messo in giro la bufala per "tirare su il morale ai propri uomini". Ed ha aggiunto: "Propaganda e menzogna scorrono nel loro sangue. Rehana continua a dargli la caccia". Che sia propaganda anche questa?

A sostegno della propria tesi i sostenitori curdi hanno anche postato un video della Cnn del 26 ottobre, intitolato "Is an enemy of Isis a friend of America?", come prova del fatto che Rehana è viva. La donna appare nei primi secondi del filmato, mentre sfila con una bandiera in mano.

Le donne sono un terzo dei combattenti curdi impegnati a difendere Kobane dall’Isis.

Sono tutte volontarie, come ha tenuto a precisare la loro leader, Mayass Abdo.

 

 

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