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Vertice Putin-Trump a Buenos Aires: faccia a faccia per discutere di Ucraina

Dopo le incertezze di Trump sull'incontro con Putin in Argentina, arrivano le prime indiscrezioni sulla conferma del vertice. Il Cremlino aveva subito dichiarato di essere favorevole

Vertice Putin-Trump a Buenos Aires: faccia a faccia per discutere di Ucraina

Nel mezzo della tensione fra Russia e Ucraina, Donald Trump e Vladimir Putin si incontreranno sabato prossimo a Buenos Aires per il G20. Ieri, il presidente degli Stati Uniti aveva dichiarato in un'intervista al Washington Post che avrebbe ricevuto un rapporto completo da parte dei suoi uffici e che avrebbe valutato la possibilità di cancellare il vertice. "Probabilmente non lo faremo. Sto aspettando il rapporto finale" ha detto il presidente Usa. "Non mi piace questa aggressione e non dovrebbe piacere nemmeno all'Europa e alla Germania".

Affermazioni a cui però il Cremlino aveva risposto in maniera differente, mostrando totalmente aperto al dialogo con la Casa Bianca. "I preparativi proseguono. L'incontro è concordato. Non abbiamo informazioni diverse dai colleghi americani", hanno dichiarato dalla presidenza russa. E da Mosca hanno sottolineato che "l'incontro è ugualmente necessario a entrambe le parti" ed "è importante per lo sviluppo della situazione generale nel mondo".

Ma adesso, fonti russe confermano che l'incontro in Argentina dovrebbe tenersi. La notizia è stata data da Ria Novosti, che ha ricevuto l'indiscrezione da una fonte all'interno della delegazione russa. I colloqui sono previsti per le 15.30 ora italiana all'hotel Park Hyatt di Buenos Aires. Da quanto si è appreso, i colloqui prevedono due parti. Un faccia a faccia di circa 20 minuti, in cui i due presidente saranno da soli senza delegazioni. E un altro incontro cui parteciperanno membri particolarmente importanti di entrambe le delegazioni.

Per Trump si tratterà di una prova importante. L'ultimo incontro con Putin, quello di Helsinki, era arrivato in un altro momento particolarmente delicato nei rapporti fra Russia e Stati Uniti.

E in quell'occasione, i due leader erano sembrati particolarmente affiatati e in grado di poter arrivare a un compromesso per gestire le tensioni.

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