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"Vestite islamicamente corretto". La richiesta choc di una piscina inglese

Nell'annuncio per la serata la richiesta di vestire in modo da non offendere le donne islamiche. Dopo qualche giorno i gestori sono corsi ai ripari cercando di nascondere la gaffe

"Vestite islamicamente corretto". La richiesta choc di una piscina inglese

Una piscina inglese ha chiesto ai suoi clienti di non vestire all'occidentale, ma di adeguarsi alle credenze dell'Islam e di tenere in considerazione il fatto che le donne islamiche non possono andare in piscina scoperte. "Chiediamo ai nostri clienti - si legge in un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook - di tenere in considerazione le credenze degli altri clienti, vestendo un abbigliemento "islamicamente appropriato". Niente bikini dunque, ma burkini: il costume da bagno che copre tutte le parti del corpo, viso escluso.

Dopo aver dato questo annuncio, la piscina Waterworld di Stoke-on-Trent, vicino a Newcastle, è stata sommersa dalle critiche. La sua pagina Facebook è stata presa d'assalto dai clienti che si sono sentiti offesi dalle richieste avanzate in materia di abbigliamento. I responsabili della pagina hanno risposto ad alcuni di essi, cercando di difendersi e pubblicando un comunicato che però non faceva altro che aumentare le proteste di chi considerava quel "Sister only event" - l'evento per sole donne messo in programma per il 9 agosto - affronto alla cultura occidentale.

Nel comunicato della Waterworld, infatti, si legge che per essere vestiti in maniera "islamicamente appropriata" si può scegliere di indossare i costumi interi, i tankini, una maglietta oppure direttamente i burqa. La cosa fondamentale, però, è che "non sono ammessi i bikini durante l'evento".

Il post su Facebook di Waterworld_2

Dopo qualche giorno, l'amministrazione della piscina è corsa ai ripari. Negli ultimi post sulla pagina, infatti, appare un comunicato differente con l'obiettivo di girare in parte la frittata. "Durante l'evento - si legge - permettiamo a tutti di vestire abiti che le nostre normali procedure impediscono". Ovvero, non sarà vietato alle donne occidentali di mettere i bikini, ma sarà permesso a quelle islamiche di indossare il burkini, normalmente vietato dalle regole delle piscine inglesi. "Siamo orgogliosi di avere la capacità di adattamento e la diversità per soddisfare le esigenze dei nostri ospiti. Il proprietario di Waterworld Mo Chaudry si è difeso dicendo che "questo è un evento femminile e non è specifico per ogni gruppo etnico o religioso".

Il post su Facebook di Waterworld

Ma quel divieto al bikini rimane.

E anche la richiesta di vestire in modo "islamicamente corretto": sono la dimostrazione che in molte zone d'Europa, nelle piccole cose, l'Occidente sta svestendo la propria cultura, inchinandosi a quella islamica.

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