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Vicini di casa infuriati con Ivanka Trump

Tra divieti di parcheggio, aree di sosta occupate e presenza pressoché fissa degli agenti dei servizi segreti, la vita dei vicini di casa di Ivanka Trump, nel quartiere esclusivo di Kalorama (Washington), non è per nulla facile

Vicini di casa infuriati con Ivanka Trump

A Kalorama, quartiere esclusivo di Washington, sono abituati a convivere con i vip. Ma dopo poche settimane, pare ci siano già problemi tra la famiglia di Ivanka Trump e i vicini di casa. Per quale motivo? All'origine dei dissapori gli stringenti nuovi divieti di parcheggio e la forte presenza degli uomini dei servizi segreti nella zona, fino ad occupare gli spazi adiacenti alle altre abitazioni. La famiglia di Ivanka, con il marito Jared Kushner e i tre figli piccoli, Arabella, Joseph e Theodore, si è trasferita in questa graziosa zona residenziale nel quadrante nord-ovest di Washington, in una villa da 5 milioni e mezzo di dollari.

Un quartiere dove vivono (o hanno vissuto) diversi potenti. Tra i vicini di casa, infatti, ci sono personaggi come l’ex presidente Obama, il ceo di Amazon Jeff Bezos e il segretario di Stato Rex Tillerson. Inizialmente l'arrivo della famiglia Trump-Kushner era stato accolto con entusiasmo dagli abitanti della zona. A Ivanka era stato indirizzato anche un biglietto di benvenuto molto premuroso. La situazione, però, è precipitata quando Rhona Friedman, l’avvocato che vive nella villa accanto, si è ritrovata un divieto di parcheggio proprio davanti casa. Dopo aver allertato il Comune, due dei quattro cartelli sono stati rimossi venerdì. Sentiti dal Washington Post i residenti hanno confermato i disagi a cui sono costretti in pratica ogni giorno.

L'avvocato Marti Robinson racconta di quello che vive come un incubo, le lunghe file di automobili all’esterno della propriacasa, delle barriere di metallo che impediscono ai pedoni di passeggiare sul marciapiede: "Si sono impossessati di tutta la strada". Robinson - che ha lavorato con l’amministrazione Obama - è convinta che i servizi segreti non le permettano più di godersi la pace della propria casa. Non sfuggono alle feroci critiche dei vicini, gli agenti segreti accusati di conversare ad alta voce, di stazionare sui marciapiedi e persino di cambiarsi (le maglie) in pubblico". Non vengono risparmiate dure critiche anche allo staff dei Trump, che pare non abbia ancora dimestichezza con i giorni stabiliti per il ritiro della spazzatura.

Qualcuno però ha il sospetto che tutte queste lamentele nascondano motivazioni politiche. Insomma che alla base di tutto ci sia (anche) l'ostilità nei confronti del presidente.

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