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Offensiva dell'Isis in Iraq: distrutto il sito archeologico e attaccata la più grande raffineria

Il sito si trova a circa 30 kma sudest di Mosul, la cui area è controllata dall'Isis dal giugno dello scorso anno

Isis, ruspe in azione a Nimrud
Isis, ruspe in azione a Nimrud

La notizia era uscita all'inizio di marzo. Ora è stato pubblicato il video che mostra la distruzione, da parte dell'Isis, del sito archeologico di Nimrud, nel nord dell'Iraq. Nel filmato si vedono i miliziani che fanno scempio di statue e bassorilievi a colpi di piccone e seghe circolari. Poi entra in azione un bulldozer e una carica esplosiva fa saltare in aria un sito archeologico. L’Unesco aveva definito quanto accaduto "un crimine di guerra", e la direttrice generale, Irina Bokova, aveva fatto "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbari". Successivamente però, i ricercatori incaricati di verificare lo scempio avevano detto di non poterlo confermare, sulla base delle immagini satellitari. Ma questo video mostra che la distruzione è avvenuta. E un jihadista nel filmato afferma: "Dio ci ha dato l’onore di distruggere tutti questi idoli e statue".

Cerchiamo di capire quale sia l'importanza di Nimrud. Nota nella Bibbia come Calah, Nimrud è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l’antica Ninive, sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri. Fondata dal re Shalmaneser (1274-1245 avanti Cristo), Nimrud divenne capitale dell’impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 avanti Cristo) arrivando ad avere 100.000 abitanti.

Un responsabile del ministero iracheno delle Antichità, che ha voluto restare anonimo, afferma che i reperti di Nimrud erano tutti autentici".

Non è la prima volta che i miliziani dell'Isis fanno scempio della storia e della cultura.

In precedenza avevano distrutto la biblioteca di Mosul, che ospitava circa ottomila manoscritti antichi.

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