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Vienna ci riempie di migranti: dopo il muro, i respingimenti

Negli ultimi dieci giorni sono arrivati al Tarvisio centoventun profughi provenienti dall'Austria: solo uno è stato riammesso in territorio austriaco. Così Vienna fa rispettare le leggi europee, Roma no (e ci perde)

Vienna ci riempie di migranti: dopo il muro, i respingimenti

L'Austria non si limita solamente a bloccare sulla frontiera i migranti provenienti dall'Italia. Riesce anche ad evitare che il nostro Paese le rispedisca indietro gli immigrati che secondo le leggi internazionali le spetterebbero.

A leggere il regolamento di Dublino III infatti, si scopre che i migranti sono tenuti a richiedere asilo nel primo Stato dell'Unione Europea in cui mettono piede. Conseguentemente, l'Austria è titolata a far "riammettere" in Italia i migranti che attraversano il Brennero da sud a nord: ma Roma è altrettanto titolata a rispedire in Austria coloro che da nord attraversano le Alpi verso il nostro Paese.

Già, perché al passo del Tarvisio negli ultimi cinque giorni sono arrivate - in provenienza dall'Austria - ben centoventun persone. Eppure, come svela Il Messaggero Veneto, solo un profugo è stato respinto in Austria.

Appena entrati in Italia, infatti, i migranti si liberano del biglietto ferroviario e di ogni altra prova che testimoni l'avvenuto passaggio attraverso l'Austria: quando vengono intercettati dalle autorità italiane, nulla può certificare che quelle persone sono di "competenza" austriaca.

Da Vienna, inoltre, non mettono evidentemente troppo zelo nella raccolta delle impronte digitali, che costituirebbero appunto una inconfutabile prova del transito dei profughi per il territorio della piccola repubblica alpina. Così il confine italo-austriaco si è rapidamente trasformato in un colabrodo a corrente alternata: dall'Italia all'Austria non si passa, mentre dall'Austria all'Italia si passa eccome (ed è molto difficile tornare indietro).

A gennaio eravamo stati in Austria, a ridosso del Tarvisio. Alcuni ragazzi marocchini ci avevano raccontato come, respinti dai tedeschi alla frontiera tra Germania e Austria, la polizia di Vienna li aveva condotti a pochi chilometri dal confine italiano. Forse nella tacita speranza che qualcuno sarebbe scappato nel Bel Paese. Da inizio anno, difatti, sono già 1500 gli ingressi clandestini al Tarvisio. Quasi tutti destinati a rimanere in Italia.

@giovannimasini

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