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Vienna inaugura il check-point anti migranti al Brennero

A due giorni dal voto il ministro degli Interni conservatore, Wolfgang Sobotka, inaugura una nuova postazione per il controllo dei migranti sui treni provenienti dal Brennero e diretti in Austria

Vienna inaugura il check-point anti migranti al Brennero

A poche ore dall’appuntamento con le urne per le elezioni legislative di domenica prossima, il governo austriaco torna a mostrare i muscoli sul tema dell’immigrazione. Oggi pomeriggio, infatti, il ministro degli Interni, Wolfgang Sobotka, il governatore del Tirolo, Guenther Platter e il direttore della polizia tirolese, Helmut Tomac taglieranno il nastro di un check-point per il controllo dei migranti al Brennero.

Si tratta di una nuova postazione di controllo, dislocata presso la stazione di Seehof, a pochi chilometri dal valico di confine con l’Italia. Qui, i treni internazionali e regionali provenienti dal Brennero e diretti in Austria dovranno passare attraverso un binario ad hoc dove verranno effettuati i controlli sui passeggeri. La nuova misura è volta a contrastare l’immigrazione illegale nel Paese e sarebbe stata ritenuta “necessaria” dal governo di Vienna, come riporta Rainews24, dopo che, nei mesi scorsi, alcuni profughi sono morti nel tentativo di attraversare il confine nascosti nei convogli.

Ma, considerato il calo degli sbarchi sulle coste italiane negli ultimi mesi, la mossa, che arriva a 48 ore dal voto, è apparsa a molti come un tentativo dei popolari dell’Övp per strappare in extremis i voti degli ultimi indecisi ai socialdemocratici di Christian Kern, ma soprattutto agli ultranazionalisti dell’Fpö, guidati da Heinz-Christian Strache. Quello dell’immigrazione e quello della protezione delle frontiere, infatti, sono temi che hanno dominato la campagna elettorale in Austria e sui quali si gioca la corsa alla cancelleria. Secondo i maligni, dunque, l’ulteriore rafforzamento dei controlli al Brennero sarebbe un’altra trovata di Sebastian Kurz, il giovane leader dell’Övp, lo stesso partito del ministro degli Interni Sobotka, per guadagnare ulteriori punti sugli avversari e assicurarsi una vittoria che, del resto, appare già scontata.

Una decisione simile è stata presa, però, nella giornata di mercoledì anche a Berlino, dove, allo stesso modo, la questione dell’immigrazione è centrale, al momento, nelle consultazioni tra l’Unione, i liberali dell’Fdp e i verdi per la formazione del nuovo esecutivo. La Germania ha notificato, infatti, alla Commissione Europea e ai ministri degli Interni degli Stati membri la propria decisione di prorogare per un ulteriore periodo di sei mesi i controlli ai passaporti al confine con l’Austria e per i voli provenienti dalla Grecia.

Il ministro degli Interni di Berlino ha chiarito ieri che la misura è stata dettata dalle “preoccupazioni per possibili attacchi terroristici”.

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