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Weinstein fa causa alla sua ex società

Il produttore cinematografico travolto dallo scandalo per abusi sessuali, ha fatto causa a Weinstein Company, la società che ha cofondato e che l’8 ottobre scorso lo ha licenziato proprio a causa delle accuse nei suoi confronti fatte da alcune attrici

Weinstein fa causa alla sua ex società

Harvey Weinstein passa al contrattacco. Il produttore cinematografico travolto dallo scandalo per abusi sessuali, con decine di attrici che da settimane lo accusano. L'uomo ha fatto causa alla Weinstein Company, la società che ha cofondato e portato al successo nel mondo del cinema, che l’8 ottobre scorso l'ha licenziato proprio a causa delle accuse mosse da numerose attrici.

Come riporta il Wall Street Journal, Weinstein ha chiesto di poter accedere a una serie di documenti, conservati dalla sua ex società, che potrebbero aiutarlo a rispondere delle pesanti accuse mosse a suo carico. Il produttore starebbe anche valutando di fare causa per presunte violazioni da parte della società nel suo licenziamento.

"Weinstein ritiene che nel suo account di posta elettronica ci siano informazioni che possano scagionare lui e quindi la società", si legge nella documentazione presentata al tribunale del Delaware, in cui si precisa che il produttore "è in una posizione unica per offrire il suo punto di vista e per ulteriormente spiegare e contestualizzare le sue email".

Ieri, intanto, tre dirigenti della Miramax hanno rivelato al Guardian che Weinstein non si sarebbe limitato alle molestie sessuali. "Tutti hanno subito abusi", psicologici e fisici, sia uomini che donne indistintamente. Da questi racconti emerge, quindi, un quadro più complesso e articolato che riguarda il luogo di lavoro nel suo complesso. "Era un gran prepotente" ha denunciato Paul Webster, capo della produzione di Miramax tra il 1995 e il 1997, secondo cui "le accuse sessuali sono soltanto la schifosa punta dell’iceberg" di un sistema più complesso. Harvey, infatti, era capace di "fare il lavaggio del cervello dei suoi collaboratori, fino a portarne alcuni all’esaurimento nervoso". "Assumeva persone e poi le distruggeva senza apparenti motivi, stracciando intere carriere" ha aggiunto Webster. "Manipolava e incuteva paura. Lusingava i suoi colleghi, facendoli esprimere al meglio, e poi li scaricava in modo davvero pesante, distruggendoli per poterli ricostruire a sua immagine e somiglianza". Carriere ma non solo.

Weinstein, sempre secondo queste accuse, avrebbe distrutto anche la serenità e la vita fuori dal lavoro di molti collaboratori.

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