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Weinstein, l'ex assistente rivela: "Pagò per il mio silenzio"

L'ex assistente britannica di Weinstein, Zelda Perkins, ha rivelato di essere stata pagata 125mila sterline quasi vent’anni fa per stare zitta dopo averlo accusato di molestie sessuali. Intanto la procura di New York apre un'inchiesta sulla Weinstein Company

Weinstein, l'ex assistente rivela: "Pagò per il mio silenzio"

Il procuratore generale dello Stato di New York, Eric Schneiderman, ha aperto un’inchiesta per possibile discriminazione di genere e violazione dei diritti civili alla Weinstein Company, la società cofondata da Harvey Weinstein, il produttore di Hollywood travolto dallo scandalo per molestie sessuali. Il quartier generale della Weinstein Company si trova a New York.

"Se molestie sessuali o discriminazione sono pervasivi vogliamo saperlo". "Nessun newyorkese dovrebbe essere costretto a entrare in un luogo di lavoro gestito con l'intimidazione sessuale, la molestia o la paura", si legge nella nota di Schneiderman. I documenti della compagnia sono stati sequestrati. Weinstein è stato rimosso dal board a seguito delle accuse di violenze sessuali rivoltegli da decine di donne, tra cui Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Rose McGowan.

Intanto aumentano le accuse contro Weinstein: una sua ex assistente britannica, Zelda Perkins, ha rivelato di essere stata pagata 125mila sterline (140mila euro) quasi vent’anni fa per stare zitta dopo averlo accusato di molestie sessuali. Come lei stessa ha raccontato al Financial Times, all’epoca firmò un accordo di riservatezza dopo che, insieme a una collega, anche lei molestata, sollevò il caso. La rivelazione potrebbe costarle cara, persino la restituzione della somma, ma lei è convinta che senza questa testimonianza "non ci sarà un dibattito su questi accordi e sulla coercizione esercitata sulle vittime".

La donna ha raccontato che Weinstein, in mutande, le chiese di fargli un massaggio e che spesso doveva svegliarlo la mattina e lui cercava di "spingermi nel letto". Particolari che ricordano le recenti testimonianze di alcune attrici. Weinstein si è scusato per il modo in cui si è "comportato con le colleghe nel passato" e ha riconosciuto che le sue azioni "hanno causato molto dolore". L’ex produttore ha però ribadito che molte delle accuse sono "palesemente false", sottolineando che "non ci sono mai stati atti di ritorsione contro le donne che si rifiutavano".

L’ex produttore 65enne è sotto indagine a Londra, Los Angeles e New York.

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