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Zuckerberg testimonierà davanti al Congresso Usa il 10 e l'11 aprile

Mark Zuckerberg ha dovuto accettare di testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti sotto il peso dello scandalo Cambridge Analytica e i milioni di utenti spiati

Zuckerberg testimonierà davanti al Congresso Usa il 10 e l'11 aprile

Si avvicina la resa dei conti o, per meglio dire, il momento della verità. Questa almeno è l'intenzione del Congresso americano, che ha convocato Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, per fare luce sull'ultimo scandalo "Cambridge Analytica", con i profili di milioni di persone spiati e utilizzati a loro insaputa. Ne avrebbe fatto volentieri a meno ma alla fine Zuckerberg ha dovuto accettare di testimoniare: le audizioni (due) sono fissate per martedì e mercoledì prossimi.

Il fondatore e ceo di Facebook comparirà dinanzi alle commissioni in seduta congiunta di Giustizia, Commercio, Scienze e Trasporti del Senato martedì 10 aprile, alle 14.15 (le 20.15 italiane), mentre l’indomani, mercoledì 11 alle 10 (le 16 italiane) verrà ascoltato dalla commissione Energia e Commercio della Camera. Entrambe le audizioni saranno trasmesse in diretta: la prima sul sito della Commissione Giustizia del Senato; la seconda sul canale YouTube della Commissione Energia e Commercio della Camera.

Durante le audizioni a Zuckerberg saranno poste diverse domande sulle policy della compagnia in merito alla gestione delle informazioni e la protezione dei dati degli utenti. Il sospetto è che i dati attinti da Facebook (su decine di milioni di utenti) siano stati adoperati per influenzare gli elettori americani durante le elezioni presidenziali del 2016.

Non appena scoppiò lo scandalo Facebook cercò di contenere l’enorme danno mediatico, ma dopo un silenzio di alcuni giorni, Zuckerberg fu ostretto a rilasciare un comunicato ufficiale. Nelle ultime settimane il fondatore del social media ha concesso diverse interviste scusandosi pubblicamente per quanto accaduto e promettendo un forte cambiamento nella propria compagnia. Il Congresso dovrebbe chiedergli anche tutte le informazioni in suo possesso sul presunto coinvolgimento e l’uso della piattaforma da parte della Russia e di altri gruppi specifici, volto a condizionare il voto americano.

Molto probabile che il Congresso chieda a Zuckerberg di spiegare, nel dettaglio, cosa accade alle informazioni che gli americani condividono sulla piattaforma. Una vicenda molto complessa che non si potrà archiviare in breve tempo. In una recente conversazione con Ezra Klein, fondatore del sito Vox, Zuckerberg ha ammesso che i tempi saranno lunghi: "Vorrei poter risolvere tutti questi problemi in tre o sei mesi, ma credo che in realtà per la soluzione di queste questioni occorrerà un periodo più lungo di tempo. Forse qualche anno".

Molti sono convinti che la testimonianza di Zuckerberg potrebbe finalmente dare una spinta ad una regolamentazione più seria di questo settore tecnologico che tocca, in pieno, la vita dei cittadini, l'economia e ogni sistema democratico.

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