Montblanc, con i «4810» sempre in vetta

Per la collezione celebrativa la Maison si è ispirata all'altezza del Monte Bianco espressa in metri

Fabrizio Rinversi

Nel 1906 l'ingegner August Eberstein, l'uomo d'affari Alfred Nehemias e il commerciante di cancelleria Claus Voß si misero in viaggio per l'America, con nella valigia uno strumento da scrittura con tecnologia senza perdite e un caricatore a stantuffo. Nel 1910, i tre fondatori adottarono il nome Montblanc, ispirandosi alla montagna più alta d'Europa, e ne fecero il simbolo della loro visione di eccellenza. L'estensione al segnatempo dell'ormai ampio parco prodotti offerto dalla Maison di Amburgo è cominciata nel 1997, in quel di Le Locle, in Svizzera, all'interno di una villa liberty del 1906 (ironia della sorte, lo stesso anno di fondazione di Montblanc). Anno dopo anno il progetto orologiero si è evoluto e sviluppato, tanto che, nel 2007, la Maison ha acquisito l'antica e prestigiosa manifattura Minerva, a Villeret, trasformandola via via nel Movement & Innovation Excellence Center. Oggi, dunque, i centri manifatturieri di Le Locle e Villeret sono stati riorganizzati al fine di ottenere una completa integrazione funzionale nel contesto della filiera produttiva.

Il sito di Villeret - situato proprio nello stesso edificio in cui nel 1858 fu fondata Minerva - accoglie lo sviluppo, la prototipazione e l'assemblaggio di tutti i movimenti realizzati in-house, dalle alte complicazioni innovative e d'avanguardia alle piccole complicazioni altamente funzionali: fa parte di un ristrettissimo gruppo di manifatture in tutto il mondo che, tra l'altro, possiedono le competenze per produrre bilancieri completi. La manifattura di Le Locle è il Centro di Eccellenza degli orologi e della qualità di Montblanc (Watch & Quality Excellence Center): qui, si concentrano il design della linea estetica, la costruzione e la prototipazione di casse, quadranti, lancette e componenti chiave. Va aggiunto, poi, che, in questa sede, prima dell'immissione sul mercato, ogni segnatempo viene sottoposto ad un severo collaudo per un totale di 500 ore: ad esempio, usura in condizioni di vita reale, diverse condizioni climatiche, test delle prestazioni, utilizzo quotidiano di tutte le sue funzioni. Insomma, ci troviamo in presenza di un indiscutibile attore del ristretto universo dell'Alta Orologeria, e, per celebrare i 110 anni dalla fondazione, il CEO Jerôme Lambert ha voluto realizzare una specifica collezione, denominandola 4810 (i metri d'altezza del Monte Bianco): «I nuovi 4810 reinterpretano la collezione lanciata dieci anni fa, in occasione del centesimo anniversario di Montblanc. Abbiamo lavorato praticamente su tutti gli aspetti, casse, movimenti, funzionalità e presentiamo tre nuovi calibri automatici di manifattura». Lambert si riferisce all'Exo Tourbillon Slim (calibro MB 29-21), all'Orbis Terrarum (World Timer, calibro MB 29-20) e al Cronografo TwinFly (flyback, dotato anche di funzione GMT, calibro MB LL100.1). Vanno, comunque, citati anche il Day-Date e il Chronograph Automatic. Comuni denominatori della collezione 4810 sono i quadranti a lavorazione guilloché, con l'emblema Montblanc a stella variabile, numeri romani e indici in oro, casse più grandi e più spesse, lancette Regata.

Veramente un buon modo di festeggiare.

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