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Il Montecristo al polso di Allegri fedele a se stesso ma sempre innovativo

Il successo del modello di punta realizzato dall'azienda dell'Elba

Sarà un'altra annata da ricordare per Massimiliano Allegri e la «sua» Juventus, dopo il sonoro 4 a 0 con cui ha sconfitto il Milan lo scorso 9 maggio e portato nella bacheca bianconera la quarta Coppa Italia consecutiva. Così come, molto probabilmente, tra oggi e domani saranno sempre quattro gli scudetti in successione ottenuti dal tecnico toscano con la Vecchia Signora, da aggiungere ai tre vinti sotto la guida di Antonio Conte, in tutto sette campionati di fila: un record assoluto, non solo entro i confini italiani.

E dire che quando la Juve ha scelto Allegri come allenatore, dopo il ciclo di Conte, erano ben pochi a credere che potesse raggiungere anche solo la metà delle vittorie dell'attuale tecnico del Chelsea. Tutti smentiti dal lavoro e dalla professionalità del Mister livornese e dalla sua capacità di gestire un ambiente in cui arrivare secondi non è previsto. Manca solo la ciliegina sulla torta della Champions League, ma chissà, forse nel prossimo futuro. E dato che spesso le scelte dei giocatori e dei moduli sono fatte d'istinto, in funzione dell'andamento della partita, così Max, per rappresentare al polso il suo tempo ha scelto un marchio che respira lo stesso vento dell'arcipelago toscano che ha vissuto da ragazzo, ossia Locman, la cui sede è proprio all'Isola d'Elba. Così il Presidente e fondatore di Locman, Marco Mantovani alla presentazione della collaborazione, alla fine di novembre 2017: «Allegri incarna perfettamente i nostri valori, come l'eleganza anche a bordo campo, la passione, l'amore per la qualità tecnica. Ci siamo incontrati, è nata un'amicizia e abbiamo deciso di sviluppare il rapporto anche a livello professionale». E Max non manca mai, in panchina, di portare il suo Montecristo (isola visibile all'orizzonte di Marina di Campo, dagli uffici della Locman), icona dell'azienda elbana, lanciato alla fine degli anni '90 e costante oggetto d'innovazioni tecniche (sui materiali, quale il carbonio integrale, o sul movimento, come l'elaborazione del Lemania 1883 adottata sul Montecristo Moon).

L'attualità della collezione è rappresentata dalle nuove versioni da 41 mm, ben 3 mm in meno delle precedenti, in ossequio alla tendenza verso dimensioni più contenute. La cassa in acciaio monoblocco integra anche le anse, svuotate dal pieno ad ottenere le tipiche tre barre chiuse orizzontalmente in basso, per una stabilità più marcata dell'orologio al polso, ed è completata da fondello in titanio. Le due varianti sono costituite da un solotempo automatico (personalizzato dalla Scuola Italiana di Orologeria di proprietà del brand) con quadrante blu profondo, e da un cronografo al quarzo, con quadrante nero, entrambe impermeabili fino a 100 metri e dotate di cinturino in silicone anallergico con fibbia déployante (disponibile anche in pelle naturale).

FRin

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