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Monti lavora alla "fase due" Ma la Camusso attacca: "Avanti con la mobilitazione"

Il Professore è già rientrato e Roma e ha convocato il governo per mercoledì. Al via la "fase due" dedicata alla crescita. Il Pdl preme sulle liberalizzazioni

Monti lavora alla "fase due" Ma la Camusso attacca:  "Avanti con la mobilitazione"

Niente vacanze per il premier Mario Monti. Concluso il giro di consultazioni con i partiti, il Professore è già al lavoro per dare il via a quella "fase due" dedicata a quella crescita tanto essenziale per contrastare la crisi economica. L’attenzione del governo tecnico torna sui mercati dove lo spread, nonostante il varo della manovra "salva Italia", è tornato a varcare la soglia d'allarme dei 500 punti base. I prossimi giorni saranno dedicati alla messa a punto delle riforme strutturali necessarie a sostenere la crescita economica del Belpaese. Ma i sindacati hanno già fatto sapere che sulla strada della "fase due" Monti incontrerà le barricate della Triplice.

"Continuereno a lavorare per aprire una stagione che crei lavoro e prospettive ai giovani, che cambi le regole di ingresso al mercato del lavoro ma che sopratutto spinta il governo a tornare a ridiscutere di patrimoniale e di riforma del fisco perché se non si salva il lavoro dipendente non si salva il Paese". La leader della Cgil Susanna Camusso non ha dubbi: il governo non avrà vita facile. Mal diigerita la manovra economica, i sindacati scaldano la piazza e proparano un inverno di fuoco. Due gli obiettivi della Camusso: "Dare continuità alla richiesta di modifica della manovra e ottenere risultati sul fronte del lavoro e sul fisco". I malumori nei confronti di Monti si stanno allargando a macchia d'olio. Anche nel Partito democratico non mancano i mal di pancia. tefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro della segreteria nazionale del Pd, ha apertamente invitato Monti ad ascoltare le sigle sindacali sia sulla riforma fiscale sia per sul capitolo pensioni.

Il centrodestra ha criticato duramente le posizioni oltranziste dei sindacati. L'immobilismo della Triplice rischierebbe, infatti, di peggiorare la crisi economica. Il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto ha accusato la Camusso di far parte di quel "cartello dei no" che, da troppi anni, sta paralizzando lo sviluppo del Belpaese: "Tengono una sorta di linea greca che ci auguriamo non rifletta e non influenzi lo sbocco delle attuali difficoltà nelle quali ci troviamo". Al governo, però, non resta che continuare a lavorare sulle riforme: dopo il rigore è tempo di agire sulla crescita. Ma per farlo serve - appunto - l’intesa con i partiti.

Dopo un Natale passato con la famiglia nella residenza milanese di via Frua, Monti rientra a Roma e convoca il governo per mercoledì. Adesso è chiamato ad affrontare i nodi legati alla "fase due". Il Pdl chiede al premier di spingere sull’acceleratore del rilancio economico e di alzare la voce in Europa. Ma il tema "caldo" dell’incontro sono le liberalizzazioni. I pidiellini chiedono che il governo agisca con un ampio pacchetto di liberalizzazioni, senza concentrarsi solo su alcune categorie. Insomma, la strada è stata tracciata.

Resta il problema legato alla tempistica dal momento che la crisi richiederebbe risposte rapide, ma per far bene le riforme (trovando per giunta le coperture, anche se molte saranno a "costo zero") è necessario studiare con calma.

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