Viaggi

A Montreux vive intatto lo stile raffinato della Belle Epoque

Battelli a vapore, treni e funicolari di fine 800. Hotel splendenti di stucchi lampadari e saloni sontuosi dei primi 900

Dora Ravanelli

Elegante, aristocratica senza ostentazione, pietra miliare di un turismo «18 carati» che, dopo oltre un secolo, non sa morire. E' Montreux, sul Lago di Ginevra, che si ammira in tutta la sua bellezza da uno degli 8 battelli a vapore con pale della compagnia CGN, costruiti tra il 1904 e il 1927 e classificati come monumento storico.

Si può fare il tour dell'intero lago o solo una tratta, cenare e pranzare sulle poltrone rifatte nella medesima stoffa e con i particolari in ottone dell'epoca. Dalle finestre panoramiche sfila la «Montreux Belle Epoque», un ventennio che va dal 1897 circa allo scoppio della Prima Guerra mondiale. Spiccano, tra l'azzurro dell'acqua e le montagne, magnifici palazzi, un tempo come oggi alberghi di lusso dalle facciate opulente. Impareggiabile il Fairmont Montreux Palace (www.fairmont.com/montreux), 1906, stupendi i saloni art nouveau, cicli pittorici sugli enormi soffitti, specchi a tutta parete con cornici elegantissime, stucchi dorati, librerie, colonne, marmiun fasto ineguagliabile.

Per la prima volta in quegli anni gli alberghi usano la moderna tecnologia: riscaldamento, bagno in ogni stanza, telefono. Ospiti: le grandi famiglie d'industriali, maharaja, compositori come Igor Stravinsky, attrici come Sarah Bernhardt, imperatrici come Elisabetta d'Austria, l'amatissima Sissi. A lei è dedicato il Jardin des Roses con la sua statua a Territet , ora sobborgo cittadino (tour sui luoghi a lei cari: www.sissiswisstours.ch). Il mitico treno Orient-Express prevedeva una fermata. Amatissimo habitué, anche Freddie Mercury dei Queen, che si vi stabilì dopo il '78. Lo studio di registrazione (visitabile) è nel Casinò; sul lungolago la statua che lo ricorda. L'ultimo album, «Made in Heaven», s'ispira proprio a Montreux.

La carrellata di favolosi palazzi prosegue con il Grand Hotel Suisse Majestic (www.suisse-majestic.com, da 250 Franchi), 1870, facciata e saloni principeschi, ristorante e bar con terrazza e «jardin d'hiver» sospesi nel blu. Del 1907, l'Hotel du Grand Lac Excelsior con vetrate art déco, e l'Eden Palace del 1896. E' uno spettacolare tour affacciato su un mondo elegante e irripetibile a cielo aperto, che continua sulle alture. La funicolare a cremagliera (1882) sale fino a Glion, dove il Relais & Chateau Hotel Victoria (www.victoria-glion.ch, da 300 Franchi), intatto dal 1869, è un museo con arredi originali raffinati e oltre 500 rari pezzi tra statue, porcellane, teiere, «lanterne magich», tabacchiere, tele, lampadeun tripudio di bellezza a cura della proprietà, i Mittermair. Ottimo ristorante adagiato sul giardino pensile, vista da capogiro. Dai 700 m di Glion si sale con il treno panoramico a cremagliera della Compagnia Mob (su altre tratte, anche vetture d'antan, autentiche o ricreate) che porta a Rochers-de-Naye, a oltre 2.000 m, un balcone roccioso da cui si domina la catena dei Giura, le Alpi e il lago. Fermandosi prima, a Caux, si ammira l'elefantiaco, omonimo Hotel Palace del 1902, ora convertito ad altro scopo.

Rientrati su Montreux, in rue des Alpes, palazzi dei primi 900; al n. 2, J. Haldy Antiquités: mobili e oggettistica dal 700 ai primi 900; al n. 55, La Chatte, curioso negozio con tè, libri, accessori, oggetti ispirati al «Piccolo Principe» e alle fiabe. In città alta, ecco le quiete rue du Marché, du Temple, du Pont; La Maison Rivaz (1620), l'Eglise St.-Vincent, in pietra, panoramica; il teatro-conservatorio, case colorate, il Pont de Gorges de Chaudron e il Musée de Montreux (rue de la Gare 40): oltre 2.200 magnifici ditali, pizzi, cuffie, borse manufatte... Costeggiando il lungolago fiorito e animato, tra ville, anatre e attracchi per barche, si arriva al Castello di Chillon, edificato su una roccia nell'acqua. Appartenuta ai Principi di Savoia, è una testimonianza preziosa, articolata in 46 ambienti e su più livelli, dell'epoca medievale e successive. Qui Lord Byron ambientò «Le prisonnier de Chillon», che incrementò il turismo ottocentesco. Si cena a Grandvaux - nella zona dei vigneti terrazzati (760 ha) di Lavaux, patrimonio Unesco - al romantico ristorante Tout un monde (www. toutunmonde.ch), ottimi cibi e magnifica veranda «sospesa» sul lago.

Informazioni: www.montreuxriviera.com; www.lake-geneva-region.ch; www.svizzeraunica.it. Treni: www.trenitalia.com o www.myswitzerland.

com/swisstravelsystem.

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