Economia

Moody's declassa l'Italia Spread a 361 punti, restano caute le Borse

L'agenzia taglia il rating di sei Paesi dell'Eurozona. Pesano le incertezze sulla crisi del debito L'asta dei Btp spinge Piazza Affari

Moody's declassa l'Italia Spread a 361 punti, restano caute le Borse

Niente da fare: Mario Monti non convince l'agenzia statunitense Moody's, che ha declassato nuovamente l'Italia. Il rating del Belpaese è passato quindi da A2 ad A3 con outlook negativo. In particolare, l'agenzia, nonostante riconosca gli sforzi e i meriti dell'attuale esecutivo e di quello di Berlusconi per la creazione di un avanzo primario, sottoline come le riforme attuate negli ultimi mesi "richiedono tempo perché riescano a centrare gli obiettivi, che al momento sono difficili da prevedere". Inoltre, per Moody's è difficile  raggiungere quel 5% del Pil di avanzo primario che servirebbe ad abbassare al 60% il debito nei 20 prossimi anni ed avere una crescita solida. Pesano poi il debito pubblico e dell'alto costo del finanziamento.

La decisione dell'outlook negativo, invece, è dovuto alla possibilità di un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche italiane a causa di un peggioramente della crisi del debito nell'Eurozona.

Oltre che per l'Italia Moody's ha tagliato il rating di altri 5 Paesi dell'Eurozona: la Spagna è passata da A3 ad A1, il Portogallo da Ba2 a Ba3, Slovacchia e Slovenia dad A1 a A2 e Malta da A2 ad A3. Sulla decisione gravano soprattutto l'incertezza sulle riforme nell'area euro "e le deboli prospettive macroeconomiche nella regione".

Guai in vista per Gran Bretagna, Francia e Austria che vedono peggiorare le previsioni e rischiano ora di perdere la tripla A.

Anche in questo caso la decisione è stata presa per i "crescenti rischi finanziari e macroeconomici derivati dalla crisi dell’eurozona e come l’esacerbarsi di questi rischi crei problemi specifici ai vari paesi".

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