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Moratti, altro regalo a Gasp: "Eccoti Zarate"

Botti finali nel calciomercato: Zamparini esonera Pioli. L’Inter non prende Palacio ma Zarate dalla Lazio. Nocerino va al Milan. Tris per la Roma: Gago, Pjanic e Borini. Niente difensore centrale per la Juventus. Tanto fumo, nessun campione

Moratti, altro regalo a Gasp: "Eccoti Zarate"

Prima gli allenatori. Zamparini si è già «venduto» Stefano Pioli (tecnico n.36 esonerato dal patron del Palermo) in attesa di «comprare» uno tra Pasquale Marino e Bartolomeo Mutti (oggi la scelta).

Poi i calciatori. «È stata una trattativa dura - ha dichiarato Mauro Matias Zarate uscendo dall’ufficio di Rinaldo Ghelfi -. Abbiamo dovuto lottare per arrivare all’Inter». Si è tagliato lo stipendio, nel contratto una clausola contro il suo esasperato individualismo: i premi saliranno in relazione agli assist che farà ai compagni.
Alla fine l’Inter ce l’ha fatta e non ha preso Rodrigo Palacio. Massimo Moratti ha mantenuto un atteggiamento assolutamente in linea con i predecessori di Gian Piero Gasperini, niente Drogba, Carvalho e Deco a Mourinho, niente Kuyt e Mascherano per Benitez, Ganso e Borriello erano i desideri di Leonardo. L’Inter su Palacio ha fatto finta fino all’ultimo giorno, onestamente Enrico Preziosi chiedeva troppo per un quasi trentenne, l’ultima offerta, esagerata, era di dieci milioni cash. Niente, anche perché il Genoa ormai non sapeva come rimpiazzare la partenza dell’argentino. Zarate era ai ferri corti con Claudio Lotito, tenerlo nel gruppo era pericoloso, il presidente della Lazio si è turato il naso e ha accettato la formula del prestito a 2,7 milioni con diritto di riscatto fissato a 15,5 da esercitare subito al termine della prossima stagione con rate spalmate in tre anni. Zarate da Ghelfi aveva firmato il contratto che lo lega all’Inter fino a giugno 2015. Ha quattro anni meno di Pandev, gioca esterno, Gasperini ha un’abbondanza quasi imbarazzante: «Ora - ha dichiarato Moratti-, è tutto nelle sue mani». Ma non è per questo che l’allenatore dell’Inter ha misteriosamente declinato l’invito a recarsi a Nyon, atteso assieme a Massimiliano Allegri al forum Uefa degli allenatori.

Doveva esserci il valzer dei centravanti. Non è successo niente: «Se rimango a Roma? Ovvio, ho già ripreso ad allenarmi», la dichiarazione di Marco Borriello anticipa il nulla, Gilardino resta a Firenze, Maxi Lopez a Catania, l’unico movimento è di Preziosi che ha preso dal Brescia Andrea Caracciolo. A pochi minuti dal termine la Fiorentina ha comunicato l’acquisto del maturo attaccante uruguaiano Santiago Oliveira Silva dal Velez Sarfield.
Roma scatenata. Dopo Simon Kjaer è arrivato dal Lione il centrocampista bosniaco Miralem Pjanic a titolo definitivo. Il 21enne è stato pagato 10 milioni e ha firmato un quadriennale a 1,8 a stagione. Non è finita, il ds Walter Sabatini ha poi perfezionato l’acquisto del centrocampista argentino Fernando Gago dal Real Madrid con la formula del prestito con diritto di riscatto. Anche il Milan si è mosso e ha preso il centrocampista Antonio Nocerino a titolo definitivo. Il colpo di Galliani però era un altro: Lassana Diarra.

L’ad rossonero aveva già trovato un accordo con il Madrid ma il francese ha preferito restare nei blancos nonostante sia attualmente fuori rosa. A un’ora scarsa dalla chiusura del mercato ad Ariedo Braida non è rimasta altra scelta: ha chiamato Moggi figlio e ha chiuso per Antonio Nocerino. Niente difensore centrale per Conte.
Abbiamo lasciato per strada Eto’o, Sanchez e Pastore, grazie a De Laurentiis sono rimasti Hamsik, Lavezzi e Cavani.

Non sono arrivati Fabregas, Aguero e Schweinsteiger, non è rientrato neppure Pepito Rossi, non serve fare somme.

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