Cronaca locale

Moratti jr, il sindaco spazza via le polemiche: "Massima trasparenza, ho fiducia nei magistrati"

Moratti jr indagato per violazione edilizia. Così come aveva chiesto trasparenza per lo scandalo degli affitti a prezzi stracciati del Trivulzio, il sindaco assicura: "Ho piena fiducia nell’azione della magistratura". E Salvini rilancia: "I milanesi non baderanno agli errori dei parenti"

Moratti jr, il sindaco spazza via le polemiche: 
"Massima trasparenza, ho fiducia nei magistrati"

Milano - "Ho piena fiducia nell’azione della magistratura e rivendico la massima trasparenza anche e soprattutto su questa vicenda". Così come aveva chiesto trasparenza per lo scandalo degli affitti a prezzi stracciati del Pio Albergo Trivulzio e di altri enti pubblici, il sindaco ha assicurato che si impegnerà a fare piena luce sulla vicenda che vede coinvolto il figlio Gabriele indagato per un presunto abuso edilizio. "Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità - ha aggiunto la Moratti - tutto verrà chiarito".

Le presunte violazioni Gabriele Moratti è indagato dalla procura di Milano su presunte violazioni delle norme in materia di edilizia, per aver trasformato cinque capannoni di un ex complesso industriale in via Cesare Ajraghi 30 nella sua abitazione. Ieri sera i militari della guardia di finanza, su mandato del procuratore aggiunto Alfredo Robledo, hanno effettuato un sopralluogo nel grande apparatamento del manager 32enne, in zona Bovisa. Gabriele Moratti sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati dopo che al suo architetto, Gian Matteo Pavanello, titolare della società "Brera 30", non sarebbe stata pagato l'ultima rata per i lavori di ristrutturazione. Per i legali di Gabriele Moratti, gli avvocati Antonio Menne e Daniele Speranzini, "la pratica edilizia è stata predisposta, presentata e istruita dagli incaricati, nel pieno e oggettivo rispetto delle norme previste, in particolare, dagli strumenti urbanistici vigenti nel Comune di Milano". I legali spiegano anche che "sono tuttora in corso e non è stata ancora depositata la prevista corrispondente dichiarazione di fine lavori da parte del direttore degli stessi", che "i lavori finora eseguiti non sono in contrasto con gli strumenti urbanistici e con i titoli edilizi abilitativi" e che "la destinazione d'uso del fabbricato è di tipo commerciale-espositiva e direzionale e non è stata affatto mutata". Menne e Speranzini definiscono anche "false le accuse mosse dall'architetto Pavanello e sottolineano che la sua società, "la 'Brera 30' è stata citata in causa davanti al tribunale di Milano per il risarcimento dei danni dalla stessa provocati al nostro assistito con l'errata esecuzione di lavori oggetto di un contratto d'appalto". "Lo stesso tribunale di Milano - concludono i legali - già lo scorso mese di luglio, si è espresso a favore del nostro assistito, con ordinanza immediata, bloccando la prosecuzione dell'azione esecutiva intentata, senza nessun fondamento, dalla stessa Brera 30 Srl nei confronti di Gabriele Moratti". 

Lega tranquilla per il voto "I milanesi sono chiamati a votare su come è e dovrà essere la loro città e non sugli errori dei parenti di chi è in campo", spiega il leghista Matteo Salvini ricordando di aver ritenuto "assurdo chiedere un passo indietro a Pisapia per l’errore della sua compagna". "Non è certo su questo che la Lega farà campagna elettorale, altrettanto vale per l’eventuale errore del figlio del sindaco: se si accerterà che l’una o l’altro hanno sbagliato, ne pagheranno personalmente". La Lega Nord vuole dunque lasciare fuori dalla competizione elettorale delle amministrative di Milano tanto lo scandalo di Affittopoli quanto l’indagine a carico del figlio del sindaco Moratti.

"Visto che la Lega non è e non sarà coinvolta in questo genere di vicende - aggiunge Salvini - ci rammarica che escano queste situazioni: Letizia Moratti per noi è un buon sindaco a prescindere dalle condotte del figlio".

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