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Morti bianche in calo: ai minimi dal 1951 Stranieri: più infortuni

Nel 2008 il numero di morti sul lavoro è sceso ai livelli minimi dal dopoguerra. Nel Rapporto annuale 2008, l'Inail precisa che l’anno si è chiuso con 1.120 incidenti mortali. Sartori: "Pur nella drammaticità dei numeri segna un incoraggiante record"

Morti bianche in calo: 
ai minimi dal 1951 
Stranieri: più infortuni

Roma - Nel 2008 il numero di morti sul lavoro è sceso ai livelli minimi dal dopoguerra. Nel Rapporto annuale 2008, l'Inail precisa che l’anno si è chiuso con 874.940 infortuni sul lavoro e 1.120 incidenti mortali. Un bilancio infortunistico che, "pur nella drammaticità dei numeri", segna "un incoraggiante record storico", evidenzia l’Inail: il numero di infortuni mortali è infatti sceso, per la prima volta dal 1951, al di sotto dei 1.200 casi l’anno. Nel 2008, in particolare, i morti sul lavoro sono diminuiti del 7,2% rispetto ai 1.207 dell’anno precedente.

Infortuni in calo Nel 2008 gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail (874.940) sono calati del 4,1% rispetto all’anno precedente (912.410). Il calo, tuttavia, non c’è stato per i lavoratori stranieri, tra i quali si è invece registrato un aumento (+2%) degli incidenti sul luogo di lavoro. È quanto emerge dal Rapporto annuale 2008 dell’Inail. La flessione degli infortuni nel 2008 è stata nettamente superiore al -1,7% registrato tra 2006 e 2007, evidenzia l’Inail, aggiungendo che anzi, se si tiene conto dell’incremento dello 0,8% del numero degli occupati, il miglioramento reale, in termini relativi, sale al 4,8%. Il calo - aggiunge - conferma il trend decrescente degli ultimi 8 anni: dal 2001 le denunce di infortunio sono scese del 14,5% e se si considera che nello stesso periodo c’è stato un aumento occupazionale dell’8,3%, la flessione raggiunge il 21,1%. Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, il cui numero di assicurati all’Inail è aumentato del 6% (oltre quota 3.266.000), gli incidenti sul lavoro sono cresciuti a 143.561, mentre il numero di infortuni mortali rimane invariato a 180 casi. Gli immigrati continuano a presentare un’incidenza infortunistica più elevata rispetto ai colleghi italiani: 44 casi denunciati all’Inail ogni 1.000 occupati, contro i 39 degli italiani. Nel 2008 gli eventi infortunistici accaduti a lavoratori stranieri hanno rappresentato il 16,4% del totale.

Sartori: "L'Istituto deve poter fare di più" Il bilancio finale degli infortuni sul lavoro in questi ultimi anni è quello di un "miglioramento sensibile", ma ciò non toglie che "si debba continuare, in modo ancora più deciso e strategico, su questa strada". Il commissario straordinario dell’Inail, Marco Fabio Sartori, si rivolge a Palazzo Chigi: "L’Inail potrà fare di più se il governo sarà disponibile a lasciarci agire - pur nella contingenza difficile in cui si trova oggi l’economia nazionale - con maggiore capacità di movimento". "L’Istituto ha le strutture organizzative e professionali e le risorse economiche per conseguire ogni obiettivo. Ma deve avere anche la possibilità di esercitarle con pienezza", afferma Sartori, sottolineando come, da questo punto di vista, il Piano industriale, per potenziare prevenzione e formazione, condiviso con l’esecutivo e le parti sociali, "rappresenti un punto di partenza fondamentale". "Le risorse non mancano. Anzi, l’Inail ne potrebbe mettere a disposizione ancora di più se venisse posto nella condizione di realizzare investimenti maggiormente redditizi", ha puntualizzato Sartori, ricordando che una risposta operativa l’Istituto l’ha data "proponendo la costituzione di un fondo immobiliare" per assicurare maggiore redditività agli investimenti. Tra i fattori di criticità su cui intervenire, secondo Sartori, c’è proprio la troppo scarsa autonomia gestionale dell’Istituto, frutto di misure di finanza pubblica.

La sfida per il futuro Per il futuro, la sfida è più qualità dei servizi con meno risorse umane, muovendosi sulla scia del riassetto perseguito fino ad oggi, che ha portato dai 11.500 dipendenti del 2005 agli attuali 10.178. A proposito dei dati sul calo degli infortuni sul lavoro nel periodo 2001-2008, Sartori ha parlato di analisi «decisamente positiva», ma ha anche sottolineato la necessità di continuare su questa strada perchè "nessuno può negare che gli 875 mila incidenti denunciati lo scorso anno restino sempre una cifra molto elevata".

Il commissario ha anche definito "cruciali" formazione alla sicurezza e cultura della prevenzione, sia per le grandi che per le piccole aziende.

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