Salone del Mobile

Design e arte: Musei civici aperti e la mostra "Luini e i suoi figli"

Cultura in primo piano, più forte il legame fra Salone del mobile e città che fanno sistema. A Palazzo Reale fino al 13 luglio 200 opere per scoprire il grande pittore del Cinquecento lombardo

Design e arte: Musei civici aperti e la mostra "Luini e i suoi figli"

Nella settimana che fa di Milano la capitale mondiale del mobile e del design, la cultura occupa un posto di primo piano, con un legame sempre più forte e convinto tra la manifestazione organizata dal Cosmit e la città, nell'ottica di fare sistema, creare una grande piattaforma di accoglienza per i visitatori che arrivano in Fiera dall'Italia e dal mondo.

La collaborazione tra il Salone del Mobile e il Comune, ha portato due importanti iniziative per rafforzare la capacità della città di promuovere il suo patrimonio e la sua offerta culturale. Il Salone è infatti tra i sostenitori della mostra Bernardino Luini e i suoi figli, la grande retrospettiva dedicata a una figura fondamentale nella storia dell’arte del Rinascimento milanese e italiano.

Non solo, anche quest’anno il Salone del Mobile offrirà l'ingresso gratuito ai Musei civici di Milano. I visitatori del Salone, ma anche cittadini e turisti, potranno entrare gratuitamente al Museo del Novecento, Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale, Musei del Castello Sforzesco, Palazzo Morando, Acquario Civico, Galleria d’Arte Moderna e Museo del Risorgimento e conoscere le loro importanti collezioni artistiche, scientifiche e naturali.

Luini e il Rinascimento a Palazzo Reale

Dal 10 aprile al 13 luglio l’arte del Rinascimento è in mostra nelle sale di Palazzo Reale con una grande retrospettiva dedicata a Bernardino Luini, curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, con l’allestimento di Piero Lissoni e l'immagine coordinata a cura dello Studio Dondina Associati. La mostra, ospitata nelle sale del piano nobile di Palazzo Reale e nella sala delle Cariatidi, racconta l’intero percorso dell’artista, dalle ricerche giovanili ai quadri della maturità, con un occhio al lavoro dei suoi contemporanei (Bramantino, Lorenzo Lotto, Andrea Solario, Giovanni Francesco Caroto, Cesare da Sesto e molti altri). E con uno sguardo al percorso artistico dei figli di Luini, e in particolare del più piccolo Aurelio.

Un intero secolo di arte lombarda va in scena attraverso tele, tavole, disegni, affreschi staccati, arazzi, sculture in legno e in marmo, codici miniati, volumi a stampa. Il percorso espositivo presenta una selezione di duecento opere provenienti soprattutto dalle raccolte milanesi (dalla Madonna del roseto della Pinacoteca di Brera al Gesù Bambino dell’Ambrosiana, dal Sant’Antonio del Poldi Pezzoli al ciclo con i ritratti sforzeschi del Castello), integrate da importanti prestiti europei (dal Louvre e dallo Jacquemart-André di Parigi, dall’Albertina di Vienna, dal Szépművészeti Múzeum di Budapest) e americani (dai musei di Houston e di Washington).

La rassegna, oltre ad essere la più grande retrospettiva mai dedicata a uno dei protagonisti dell’arte del Cinquecento in Lombardia, è anche una saga famigliare, quella di Bernardino e dei suoi figli appunto, che vivono in un contesto in cui l’attività artistica è un mestiere, con regole precise.

La mostra è un progetto promosso dal Comune di Milano-Cultura, organizzato da Palazzo Reale insieme alla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici di Milano e al dipartimento di Beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano e prodotto insieme a 24 Ore Cultura con il sostegno di Cosmit-Salone del Mobile e Ford.

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