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Una mostruosa Venus si mangia la Pennetta

In Messico ko della brindisina in finale contro una delle due sorelle Williams: "Che cosa mi è capitato? Solo di incontrare la numero 5 del mondo..."

Una mostruosa Venus 
si mangia la Pennetta

Avevo messo la sveglia sabato notte perché volevo assistere alla finale di Acapulco che vedeva Flavia Pennetta in scena per la sesta volta nel torneo Messicano dove è molto amata. Avevo telefonato a Brindisi a Conchita, sua madre, per avere notizie: «Flavia sta bene. Auguriamoci che questa volta ce la faccia!» era stato il commento. Prima di spegnere la luce, avevo inviato a Flavia un sms, ricevendo immediatamente la risposta. Il mio era un messaggio pieno di tenerezza e di grandi speranze.

Nei confronti diretti con Venus Williams, Flavia era in vantaggio per 3 vittorie a 2. «La brunetta tutta fuoco» è una personcina che mi affascina. Ci eravamo viste a Milano in occasione della sua partecipazione allo show di Chiambretti, dove aveva riscosso enorme successo, sia per l'indubbia avvenenza sia per le risposte. Purtroppo le tenniste di oggi, sempre impegnate in giro per il mondo, hanno poche occasioni per mettersi in luce nel nostro paese. E, vi assicuro che Flavia al di la dei meriti sportivi che sono notevoli (non a caso sta tentando di entrare tra le prime 10 del mondo) è una ragazza allegra, intelligente, spiritosa, che sa magnificamente tenere la scena! Altro che letterine, bollicine e starlet varie che la tv ci propina quotidianamente. Quando Chiambretti ha tentato di metterla in difficoltà ricordando i 10 chili persi per colpa dei dispiaceri amorosi con Moya, è stata lei a sottolineare che si trattava della conseguenza di un tradimento del fidanzato! Quante donne lo avrebbero confessato?

Lo sport ha insegnato a Flavia ad accettare le sconfitte, a stringere i denti, ad andare avanti. Da quel brutto momento il suo gioco è migliorato per questo sono certa che le basterà un minimo di fortuna per fare un ulteriore salto avanti in classifica. Purtroppo, quando sabato ho acceso la tv nel cuore della notte milanese mi sono imbattuta in una devastante sconfitta: 6-1,6-2 in 1 ora e 2 minuti in favore di una Venus scatenata. Non contenta di aver vinto Dubai, dove era presente anche la sorella Serena, l'americana ha giocato come sa fare quando non lascia via di scampo a nessuno! E, se Venus gioca così anche difendersi diventa difficile: 41 tornei vinti in carriera e 7 titoli del Grande Slam per un montepremi che supera 22 milioni di dollari parlano da soli. Quando in conferenza stampa hanno chiesto a Flavia «cosa ti è capitato?», lei, ridendo, ha risposto: «Mi è capitata Venus n.5 del mondo...» Ora si gioca a Key Biscane e Miami. Il 17 marzo a Reggio Calabria le azzurre disputeranno la semifinale di Fed Cup contro la Russia. Sarà l'occasione per il grande pubblico di ammirare le nostre tenniste che qualcuno alle volte dimentica. Nel 2006 le ragazze hanno vinto l'equivalente della Coppa Davis maschile.

Scusate se è poco! Guidata da Barazzutti, la squadra femminile è l'esempio di un gruppo fatto da straordinarie professioniste che meriterebbero molta più attenzione da parte della gente e dei media troppo occupati a rincorrere un pallone.

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