Kia per il diritto allo sport

28 Novembre 2013 - 12:49

Kia Italia insieme all’Associazione Italiana Calciatori e a Rossi, il Paolo nazionale del 1982, ha presentato un programma di formazione per bambini che si svolgerà in dieci appuntamenti lungo tutta la Penisola. Lo scopo? Migliorare non solo nel gioco del calcio ma anche nel Fair Play e nel rispetto degli altri

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La notizia riguarda i motori ma solo indirettamente: i veri protagonisti questa volta sono infatti i bambini e il loro diritto di praticare uno sport.

Avviso a tutti i bambini, dunque: mamma e papà non vogliono farvi giocare a pallone? O, al contrario, pretendono che siate i campioni che voi proprio non volete essere? Forse perché non sanno che dal lontano 1992 esiste un Codice Europeo di Etica Sportiva che ha codificato un vero e proprio diritto dei bambini e dei giovani allo sport.

Lo sanno bene invece Kia Italia e l’Associazione Italiana Calciatori, presieduta dall’ex di Roma e Queens Park Rangers Damiano Tommasi, che insieme hanno presentato alcuni giorni fa il Kia Camp, un programma educativo dedicato ai bambini dagli otto ai dodici anni e volto a promuovere il Fair Play, l’integrazione e la lotta al razzismo.
Obiettivo dei Kia Camp, che si svolgeranno a partire da sabato 30 novembre in dieci scuole calcio lungo tutta la Penisola, è quindi far apprendere a bambini e bambine le tecniche del gioco del calcio, ma anche i valori che sono alla base del Fair Play, fornendo ai giovani partecipanti gli strumenti necessari a trasferire poi i valori appresi anche all’interno delle proprie famiglie.

La volontà di Kia di stupire i giovani protagonisti dei Kia Camp si concretizzerà inoltre con la possibilità, per il bambino che dimostrerà di aver appreso al meglio i concetti di Fair Play, integrazione e lotta al razzismo, di assistere insieme a uno dei suoi genitori ad una delle partite della Nazionale Italiana ai prossimi Mondiali di Brasile 2014.

E quale sarà l’auto utilizzata dallo staff per i trasferimenti da una tappa del camp all’altra? Ovviamente una Kia Carens (leggi qui la nostra prova).