Il nome evoca grandi spazi ma Space Star è la più piccola di Casa Mitsubishi. Dentro però promette spazio e facile accessibilità. Due le motorizzazioni disponibili, 1.0 o 1.2, entrambe a tre cilindri. Da 11.400 euro
Space Star è un nome molto conosciuto in Italia, ma non fatevi trarre in inganno: non si tratta della monovolume prodotta dalla Casa giapponese fino il 2005 ma della nuova city car Mitsubishi, che non fa altro che adottare una denominazione già nota sul mercato europeo, rinunciando a “Mirage”, nome che la identifica nel resto del mondo.
È lunga 3710 millimetri ma, nonostante le dimensioni esterne compatte, promette un ottima abitabilità, grazie all’interno spazioso e un’accessibilità molto facile, grazie alla presenza delle 5 porte.
Sotto il cofano di Space Star prendono posto due motorizzazioni a tre cilindri (leggi qui il nostro approfondimento sui motori a tre cilindri) da mille e mille duecento centimetri cubi con potenze di 71 e 80 cavalli e consumi nell’ordine dei 4 litri per 100 km percorsi.
Dalla piccola citycar non possiamo immaginare prestazioni da capogiro, ma più che altro si bada a ottimizzare i consumi. Comunque la velocità massima delle due versione è superiore ai 170 km orari e l’accelerazione 0-100 si attesta nell’ordine degli 11 secondi.
Il cambio è disponibile sia in versione manuale a 5 rapporti sia automatico CVT, ma in quest’ultimo caso solo per la versione equipaggiata con il motore da 1,2 litri.
Ricca la dotazione di serie che comprende la radio con lettore mp3 e prese usb, i cerchi in lega, l’avviamento keyless, il clima automatico, i fendinebbia, il volante e il cambio in pelle, gli alzacristalli posteriori elettrici, gli specchi e le maniglie in tinta e i vetri posteriori oscurati.
Di serie inoltre ci sono sei airbag, il sistema Stop&Start e l’Esp.
