Cultura e Spettacoli

Murdoch e Queneau, dalle lettere inedite spunta un amore non ricambiato

Un carteggio acquistato dalla Kingston University rivela un'infatuazione scoppiata agli inizi degli anni Cinquanta. Ma per il biografo della romanziera fu solo una passione platonica

Una passione amorosa non ricambiata di Iris Murdoch (1919-99) per lo scrittore francese Raymond Queneau (1903-76), che la scrittrice inglese considerava il suo mentore e il suo ispiratore letterario, emerge da un carteggio inedito tra i due autori che copre l'arco quasi trentennale della loro amicizia, tra il 1946 e il 1975. Si tratta di una corrispondenza composta da 164 lettere, acquistate per 50.000 sterline dalla Kingston University, dove ha sede il «Centre for Iris Murdoch Studies».
L'epistolario iniziò poco dopo l'incontro della Murdoch con Queneau, che avvenne a Vienna, durante un viaggio in Austria organizzato dalle Nazioni Unite nel 1946, di cui faceva parte l'autrice del romanzo «I gatti ci guardano».
Il culmine della passione di Iris Murdoch per l'autore di «Esercizi di stile» e «Zazie nel metro» fu toccato nel 1952, quando le scrisse una lettera d'amore lunga 14 pagine, in cui la scrittrice affermava, tra l'altro: «Mi importa solo di voi, voglio incontrarvi e non mi importa dove, voi non avete bisogno di me come io ho bisogno di voi». In una delle tante lettere colme d'affetto e riconoscenza, l'autrice di «Il libro e la fratellanza» si dichiarava esplicitamente debitrice a Queneau per la sua vena letteraria: «Tutto ciò che io potrò mai scrivere lo devo totalmente a voi, totalmente».
Il saggista britannico Peter Conradi, biografo della scrittrice, dopo aver visionato il carteggio inedito, è del parere che l'amore della Murdoch per Raymond Queneau «fu solo platonico». «Per Iris, Queneau restò sempre un mentore ammirato per i suoi libri e il suo genio», ha aggiunto Conradi.
Anne Rowe, direttrice del «Centre for Iris Murdoch Studies» dell'Università di Kingston e dell'«Iris Murdoch Society», ha dichiarato che le 164 lettere acquisite dal centro studi dell'ateneo non mostrano solo l'infatuazione amorosa della romanziera inglese per lo scrittore francese, ma contengono anche numerosi aspetti inediti sulla produzione letteraria dell'autrice di «L'apprendista» che «obbligheranno gli studiosi a riesaminare l'intera sua opera».

«Iris cominciò a scrivere a Queneau nel momento in cui in Inghilterra il romanzo era percepito come un genere arcaico», ha commentato la professoressa Rowe.

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