Cronaca locale

Musica e cabaret, al parco di Villa Litta una settimana di «Bella estate»

Da domani al 19 luglio tutte le sere ad Affori spettacoli gratuiti per i milanesi. Gruppi rock per i giovani e canzoni in dialetto per chi ama ricordare le proprie tradizioni. L'assessore Orsatti: «Con questa manifestazione che sbarca anche in periferia valorizziamo tutta la città»

Le note della «Bella estate» arrivano da domani al 19 luglio al parco di Villa Litta, ad Affori. Cinque giorni di spettacolo, musica e cabaret dalle ore 21.30 grazie all'iniziativa promossa dall'assessorato al Turismo del Comune. Il programma della manifestazione riesce ad accontentare tutte le età, spaziando dai gruppi rock per i più giovani al folk di chi ama la tradizione musicale meneghina.
Domani alle 21.30 salirà sul palco Roberto Marelli per raccontare con ironia la Milano di ieri e di oggi, intervallando i ricordi con canzoni in dialetto. Giovedì 16 invece, la serata è tutta dedicata al folklore in compagnia dei «Cantamilano», che portano in scena musica e cabaret in salsa meneghina. Protagonista la tradizione anche venerdì 17 con «Gli Stramilano» - Anna Delli Ponti e il maestro Vincent Giannini - che daranno vita a una gara tra dialetto milanese e classico napoletano. Sabato, gli «Amici della Musica» eseguiranno invece famosi brani degli anni Sessanta, e a chiudere il programma della settimana ad Affori saranno domenica prossima gli «Arcadia», una giovane band milanese che proporrà un viaggio tra le cover dei più famosi gruppi rock italiani e stranieri degli anni '60 e '70. Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito sino a esaurimento posti, con inizio alle ore 21.30.


«Con questa manifestazione - spiega l'assessore Massimiliano Orsatti - puntiamo a valorizzare tutta la città e il suo territorio, portando le atmosfere della Bella Estate di Milano anche nelle zone periferiche e promuovendo la conoscenza di luoghi, come il parco di Villa Litta, che pur non rientrando nei simboli riconosciuti della città, sanno raccontare e testimoniare l'identità di Milano».

Commenti