Cronache

Un musical sul condottiero che portò a Genova il Graal

Un musical sul condottiero che portò a Genova il Graal

Genova, nella sua storia, ha un cavaliere medioevale in grado di accendere la fantasia di piccoli e grandi al pari dei più famosi colleghi del centro e nord Europa. È quel Guglielmo Embríaco che durante la prima Crociata fu determinante nell’assedio di Gerusalemme e tornò in patria con quello che per molti secoli fu venerato come il santo Graal, il piatto dove Gesù mangiò l’agnello nell’Ultima cena (il Sacro catino oggi al museo di San Lorenzo). A lui è dedicato il musical che venerdì alle 10 verrà portato in scena al Teatro della Gioventù di via Cesarea (ingresso gratuito) dai ragazzi di sei scuole cittadine, coinvolte dalla Fondazione Carige nel Progetto giovani 2007. Uno spettacolo, assicura chi l’ha ideato, che affascinerà anche gli adulti.
«Con Guglielmo Embriaco Genova inizia ad affermarsi nel Mediterraneo - racconta Pierluigi Vinai, vice presidente della Fondazione Carige e storico, alla presentazione dello spettacolo ospitata dal Museo diocesano - Nel 1099, usò il legno delle navi per costruire la torre d’assedio con cui espugnare Gerusalemme». Da qui è partito è Sergio Maifredi, regista dell’«avventura in forma di musical» scritta da Fabrizio Gambineri con le musiche di Bruno Coli. «Dovevamo scegliere degli episodi che accendessero la fantasia dei ragazzi - spiega Maifredi- Mostreremo la costruzione della macchina da guerra, la distruzione della navi per trovare il legno e la storia del Preboggion, con il nostro Guglielmo Embriaco che dà a Goffredo da Buglione la ricetta del ripieno ligure». «Ma è solo una leggenda - ricorda sorridendo Gabriella Airaldi, docente di Storia che, caso curioso, ha avuto come alunni sia Vinai che Maifredi- Il teatro è un ottimo sistema per avvicinare giovani e meno giovani alla storia. Di Guglielmo Embriaco sappiamo solo che è esisto. Lo storico Caffaro ci racconta le sue imprese e il suo ruolo nell’assedio di Gerusalemme. Erano cose che i genovesi sapevano fare. Ma le Crociate per noi sono state anche l’occasione per commerciare».
Da quattro mesi gli attori scelti da Maifredi girano le sei scuole coinvolte (quattro elementari, una media, e il Liceo linguistico Deledda). Insieme ai docenti, hanno insegnato agli studenti le canzoni del musical. E l’attesa cresce. «Le insegnanti ci raccontano che a ricreazione i ragazzi giocano a Guglielmo Embriaco» dice Coli, autore delle musiche. Alla pianola accenna la canzone sul Preboggion e quella finale, sul ritorno a casa dei crociati. «Il loro sangue è come il nostro, ogni nemico non è per forza un mostro» recita il ritornello. «La crociata era una guerra e le guerre sono una sconfitta, per tutti - riprende Vinai- Vogliamo lanciare un messaggio di pace».
E si sta già pensando una replica. «Vorrei ospitarla qui - racconta Paola Martini, curatore del Museo diocesano- Il teatro è un modo per trasmettere i contenuti culturali e appassionare i ragazzi. Ed è importante far emergere la storia medioevale di Genova». Anche per questo la Fondazione Carige dal 2008 darà cadenza annuale al suo Progetto giovani. «Finora gli spettacoli si sono tenuti ogni due anni - conclude Vinai- Nel 2005 il protagonista era Simone di Boccanegra, primo doge, nel 2008 potrebbe essere Andrea Doria». La Fondazione cambierà anche le pubblicazioni. «Nel 2008 uscirà il primo di quattro volumi sulla storia della Liguria.

Vogliamo fare libri utili e per tutti».

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