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Napoli, la grande corsa verso Palazzo San Giacomo è iniziata

Il totonomi è già impazzito. De Magistris è pronto a ricandidarsi, il Pd pensa a Migliore e Ranieri, ma Bassolino non demorde. Il centrodestra riflette su Lettieri, ma circolano anche i nomi della Carfagna, di Caldoro, di Vittorio Pisani, così come di D'Amato. I grillini devono fare i conti con il loro regolamento.

Napoli, la grande corsa verso Palazzo San Giacomo è iniziata

La grande corsa verso Palazzo San Giacomo è iniziata. In vista delle Amministrative 2016 sono tanti i nomi che circolano nei vari schieramenti come possibili candidati per le elezioni comunali napoletane.

Luigi De Magistris ha già annunciato che intende riprovarci con il sostegno di una serie di liste civiche, andando a cercare voti soprattutto nella sinistra partenopea. Il sindaco uscente potrebbe assicurarsi tra i 7 e i 10 punti percentuali, intercettando voti dell'elettorato del Pd. Il centrodestra deve ancora definire iol proprio candidato. La partita non appare chiusa in partenza. A Napoli-città il centrodestra alle ultime Regionali con Stefano Caldoro è arrivato molto vicino alle percentuali di Vincenzo De Luca (con i grillini come primo partito). Da allora, però, lo scenario si è ulteriormente complicato, con la corsa dei centristi e di Ncd verso il carro del possibile vincitore, Matteo Renzi.

La convinzione diffusa è che la partita si giocherà al ballottaggio. Sulla carta i favoriti per il secondo turno sono il Pd (in alleanza con Ncd e i centristi) e i grillini. Per i grillini dipende molto dalla scelta del candidato. Se decidessero di schierare Luigi Di Maio (la cui comunicazione è apprezzata anche da Silvio Berlusconi) potrebbero diventare competitivi. In realtà il nome più caldo per Napoli potrebbe essere quello di Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ma bisogna sempre fare i conti con i regolamenti di M5S che impediscono di lasciare un incarico - come quello da parlamentare - per impegnarsi in un'altra avventura. Fico, peraltro, è già stato candidato a Napoli nel 2011.
Il Pd ha tanti dubbi con cui fare i conti. Matteo Renzi vorrebbe Gennaro Migliore oppure Umberto Ranieri, migliorista vicino a Napolitano che ha creato in questi anni associazioni impegnate per il Sud. Circola, però, l'ipotesi dell'eterno ritorno di Antonio Bassolino. «Sui giornali si parla già della mia possibile candidatura, io sono ancora in attesa di vedere cosa succede a Napoli. Mi auguro che ci saranno le primarie, aperte a tutti, per quanto possibile. Comunque, se dovessi percepire una richiesta dalla città, mi muoverò di conseguenza». Già due volte sindaco e due volte presidente della Regione Campania, la sua candidatura non è certo la preferita da parte dei renziani, ma il suo legame con il territorio resta forte.

Il centrodestra punta sulla moltiplicazione delle liste per aumentare i consensi. Il candidato più naturale è Gianni Lettieri che dopo 4 anni di seria opposizione vorrebbe riprovarci. Silvio Berlusconi medita, però, sulla carta Mara Carfagna, così come circola il nome dell'ex capo della squadra mobile, Vittorio Pisani o quello di Caldoro (o anche della sorella Alessandra). Il sogno, in realtà, è rappresentato da Antonio D'Amato, già sondato in passato e di cui Berlusconi è tornato a chiedere informazioni al coordinatore Domenico De Siano.

Se l'ex presidente di Confindustria decidesse di scendere in campo (e potrebbe farlo soltanto fuori dalle insegne di partito, sul modello Marchini) allora si potrebbero recuperare anche i centristi, mettendo un'opzione forte sulla vittoria a Napoli.

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