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Napoli, litiga con ladro d'uva: edicolante ucciso

Antonio Coppola, edicolante di 40 anni, è stato ucciso mentre stava aprendo l'edicola. Il killer ha sparato tre proiettili di una calibro 9 scaricandoli sul volto di Coppola. I due avevano litigato il giorno prima per il furto di un grappolo d'uva

Napoli, litiga con ladro d'uva: edicolante ucciso

Napoli - Ucciso a sangue freddo al momento di aprire l'edicola. Tre colpi sul volto. Questa mattina un edicolante è stato ucciso a Casoria, importante centro alle porte di Napoli. Alla base del terribile gesto un banale litigio sul furto di un grappolo d'uva.

La ricostruzione dei fatti Antonio Coppola, edicolante di 40 anni, è stato ucciso questa mattina a Casoria. Secondo quanto si apprende, l’omicidio è avvenuto verso le 7 quando l’uomo stava aprendo la sua edicola, non lontano del megastore Tufano. L'assassino ha sparato tre proiettili di una calibro 9 scaricandoli sul volto di Coppola. Sul fatto stanno indagando le forze dell’ordine che non escludono un tentativo di rapina. L'edicolante aveva vecchi precedenti penali per detenzione abusiva di armi.

Un litigio per l'uva Interrogata dai carabinieri, la moglie dell'edicolante avrebbe ricostruito il brutale omicidio risalendo a un litigio del giorno prima. Un uomo aveva rubato dell’uva in una campagna di proprietà di un conoscente, che si trova proprio di fronte alla sua edicola. Coppola si era limitato a redarguirlo. Gli inquirenti non tralasciano alcuna ipotesi sul movente di chi ha voluto farlo fuori. La lite resta dunque una delle piste su cui indagano i militari della compagnia locale, ma non è affatto l’unica: si scava in queste ore nel passato e negli ultimi mesi di vita della vittima, per capire chi potrebbe aver voluto ucciderlo.

Gli amici della vittima Coppola "era una persona che di fronte alle ingiustizie interveniva, sempre e comunque". Lo racconta Giovanni, che abita poco distante dal luogo dell’omicidio, in via Pietro Nenni. "Antonio non era uno che si teneva la mosca sul naso, se c’era da dire qualcosa la diceva - aggiunge - questa è una strada pericolosa, soprattutto nelle prime ore del mattino. Ci sono stati diversi tentativi di rapina e ultimamente anche Antonio era un po' più accorto".

Cosa sia successo, nessuno se lo sa spiegare: "Non riusciamo a trovare una ragione in questa morte cosi assurda".

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