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Napoli, treno deragliato: uno morto e 57 feriti Un testimone: "Il macchinista era al cellulare"

Treno della Circumvesuviana deraglia nella zona di Gianturco: muore una persona mentre un’altra è in coma: guarda i video 1 - 2. I feriti ricoverati a Loreto Mare sono 58. La Iervolino: "Il treno andava al doppio del limite stabilito". Ma i vigili smentiscono

Napoli, treno deragliato: uno morto e 57 feriti 
Un testimone: "Il macchinista era al cellulare"

Napoli - Tragedia nella periferia di Napoli. Un treno della Circumvesuviana è deragliato provocando una vittima. Sono rimaste ferite oltre 50 persone, di queste una è stata trasportata nel reparto di rianimazione in gravi condizioni. Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, denuncia che il treno "andava troppo veloce", probabilmente al doppio della velocità consentita. Ma il comandante dei vigili del fuoco precisa che l’incidente è avvenuto "in uscita da una galleria" e che "la velocità non era particolarmente accentuata". Un testimone, invece, racconta che "il macchinista del treno è scappato subito dopo l’incidente. Prima l’avevo visto parlare al cellulare".

La ricostruzione dell'incidente Il convoglio era in viaggio su una bretella condivisa con il metro cittadino e proveniva da San Giorgio a Cremano in direzione Napoli. Aveva appena lasciato la fermata del centro direzionale, quando è uscito fuori dai binari. Sul posto sono subito intervenuti ambulanze, personale della Circumvesuviana e forze dell’ordine. "Tutte le persone sono state tratte in salvo", ha spiegato il comandante dei vigili del Fuoco di Napoli, Ugo Capitelli. Giuseppe Marotta, 71 anni, è morto dopo aver perso le gambe: estratto dal treno ancora in vita, è deceduto all’ospedale Loreto Mare. Vincenzo Scarpati, di Torre del Greco, 25 anni, è in coma ed è stata trasportata nel reparto di rianimazione al san Giovanni Bosco.

I feriti ricoverati in ospedale Secondo la polizia, vi sono 57  persone ferite. Quaranta passeggeri sono stati portati al "Loreto Mare": fra queste c’è anche il venticinquenne in coma. Otto persone sono state soccorse invece al "San Giovanni Bosco": c’è anche una donna di 53 anni, in prognosi riservata, per un trauma cranico e un trauma toracico. Anche il conducente, Giancarlo Naso, 45 anni, è stato medicato in questo ospedale, per uno stato d’ansia da shock emotivo, secondo quanto riferito dl direttore sanitario Giuseppe Matarazzo. Al "Cto" sono stati portati sette pazienti. Infine al "Cardarelli" sono stati soccorsi altri tre passeggeri. Secondo la polizia molte persone sono state già dimesse, perché diversi erano i casi di ferite di lieve entità.

Le caise dell'incidente Secondo le prime indagini, il conducente del treno ha probabilmente aumentato in maniera improvvisa la velocità. "Ci è stato fatto notare - ha spiegato la Iervolino - che il materiale delle rotaie era nuovo, aveva soltanto un anno. Adesso, quando il magistrato darà la possibilità di prendere la scatola nera, c’è da vedere se per caso il conducente ha avuto un improvviso malore". A quanto pare, infatti, ci sarebbe stato un aumento della velocità il treno andava a 40 chilometri orari in un tratto in cui il limite era fissato a 20, quindi la metà. Tuttavia Patrizio Straiano, un 19enne che viaggiava su quel treno in compagnia di tre amici, racconta: "Dopo la fermata del centro direzionale, anziché girare a sinistra il treno è andato dritto sbattendo contro un muro e noi a bordo siamo tutti caduti". Dettaglio agghiacciante. Patrizio, poi, ha riferito di essersi trovato addosso gli arti tranciati della vittima: "E' stato terribile. Io sono stato soccorso subito, mi hanno tirato fuori immediatamente dal treno". 

"La gente urlava e c'era sangue" "Non abbiamo avuto neanche il tempo di accorgerci che stava accadendo qualcosa. All’improvviso, ci siamo trovati sottosopra. La gente urlava, c’era sangue, ho visto volare un ragazzo fuori dal finestrino". Il 30enne Mario attende di essere medicato al pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare di Napoli. "Il sangue che vedi sui miei pantaloni è di altri - spiega all’Agi - io credo di avere solo una forte contusione alla gamba. Prendo spesso quel treno. Oggi mi pare avesse 5 carrozze. Almeno tre le ho viste fuori dai binari. Ho anche visto un signore anziano con le gambe amputate, credo fosse morto. Anche una signora di una certa età mi è parsa grave. Ma ci hanno fatto uscire. E chi come me stava meglio di altri, ha dato una mano nei soccorsi".

Matteoli e la commissione d'inchiesta Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha disposto la nomina di una commissione di inchiesta ministeriale per accertare le cause del deragliamento del treno che percorreva la linea ferroviaria regionale Circumvesuviana.

Il ministro è in contatto con il direttore del trasporto pubblico locale del dicastero, che ha competenza sulla Circumvesuviana.

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