Cronaca locale

Furti negli appartamenti, fermati tre rom

Accusati di aver svaligiato un'abitazione nel quartiere Chiaia di Napoli, finiscono in carcere due slavi e ai domiciliari una donna di nazionalità rumena

Furti negli appartamenti, fermati tre rom

Furti negli appartamenti a Napoli, fermati tre rom a Castelvolturno. L’operazione s’è registrata nel pomeriggio di lunedì e porta la firma degli agenti del commissariato della polizia di Stato di San Ferdinando che hanno notificato il provvedimento a una donna di nazionalità rumena di 30 anni e a due slavi di 30 e 31 anni, sono accusati a vario titolo di furto e ricettazione e tutti già noti alle forze dell’ordine.

Al centro dell’inchiesta c’è il colpo avvenuto in un appartamento del quartiere-bene di Chiaia che si era verificato nella giornata di domenica scorsa. Grazie alle telecamere di sorveglianza, gli agenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti. Da un’auto, poi risultata essere noleggiata da un prestanome, era scesa la donna che era entrata quindi nel palazzo. Dopo circa mezz’ora ne è uscita con tanto di borse piene ed è risalita nella vettura.

Grazie ai sistemi di controllo sulla circolazione stradale, i poliziotti hanno ricostruito il “viaggio” di quell’auto e sono riusciti a risalire ai tre che, poi, sono stati pizzicati mentre erano a bordo di un’Alfa Mito e di una Fiat Panda. Dalle perquisizioni nelle auto e di un’abitazione di Baia Verde, è spuntata fuori metà della refurtiva trafugata dall’appartamento di Chiaia. Tutti oggetti di valore: bracciali, orologi e gioielli. Inoltre sono stati rinvenuti beni ritenuti provento di eventuali altri furti.

Per i due uomini è scattato il trasferimento presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Per la donna, madre di un figlio di tre anni e attualmente in stato interessante, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

Intanto proseguono le indagini: i poliziotti vogliono ricostruire le “gesta” della banda e capire se, ed eventualmente quali, altri colpi siano da ricondurre alla loro responsabilità.

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