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Natale in libertà per Ciancimino jr: il gip revoca gli arresti domiciliari

Il figlio del sindaco boss di Palermo da alcuni mesi era detenuto con l'accusa di detenzione di esplosivo. L'inchiesta ormai è chiusa, e secondo il giudice di Palermo la misura cautelare non è più necessaria

Natale a casa per Ciancimino jr. A casa, e da uomo libero. Dopo tanti «no», opposti alle istanze dei suoi legali, il gip di Palermo ha detto «si»: Massimo Ciancimino può tornare in libertà. Secondo il giudice non c'è più motivo che il figlio del sindaco boss di Palermo sia ancora detenuto per la detenzione, nel giardino della sua casa palermitana, di candelotti di esplosivo. E siccome l'altra misura cautelare cui era stato sottoposto, quella per la calunnia all'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, è già stata revocata, a questo punto Ciancimino junior può tornare in libertà.
Un bel regalo di Natale, per l'ex «icona dell'antimafia» caduta in disgrazia nell'aprile scorso, quando, su disposizione proprio dei pm di Palermo, Ciancimino jr è stato arrestato perché, secondo l'accusa, avrebbe manipolato col «copia e incolla» un pizzino attribuito al padre per accusare falsamente De Gennaro. Allora, era Pasqua, il figlio del sindaco boss venne portato in carcere. Ora invece, a pochi giorni da Natale, può tornare a una vita da libero cittadino. A parere del gip, infatti, le esigenze cautelari si sono affievolite.
La liberazione arriva a pochi giorni dalla chiusura dell'inchiesta sulla detenzione di esplosivo, per la quale Ciancimino junior rischia il rinvio a giudizio. La storia è nota. Dopo l'arresto, fu lo stesso Ciancimino junior a rivelare il nascondiglio dell'esplosivo, dicendo di essere stato lui a seppellirlo dopo averlo ricevuto a scopo intimidatorio. Una versione poi modificata dal giovane Ciancimino, che nel suo racconto ha anche messo nei guai un amico, cui avrebbe affidato parte dell'esplosivo. La vicenda che con ogni probabilità sfocerà in un processo.

Accusa e difesa non hanno infatti raggiunto un accordo sull'entità della pena - Ciancimino junior, così come l'amico coinvolto nella vicenda, voleva patteggiare - e dunque i pm di Palermo intendono chiedere il rinvio a giudizio.

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