Giorn-di-bordo

Il Nautico punta al record E Demaria svela il «sogno»

Sono 57 i nuovi espositori. Il settore cresce del 12% Tacoli il corteggiatore: follia chiudere con Genova

Antonio Risolo

Genova Se l'edizione 2017 dedicata a Carlo Riva è entrata prepotentemente negli annali del Salone Nautico, Genova 2018 (in programma dal 20 al 25 settembre) potrebbe rivelarsi un vero e proprio boom. Le premesse ci sono tutte. A quattro mesi dalla rassegna, infatti, il 98% degli espositori della scorsa edizione ha confermato la propria presenza, tra l'altro chiedendo più spazi, mentre sul tavolo degli organizzatori ci sono già 57 nuove richieste di partecipazione, 38 delle quali giunte dall'estero. E il settore è dato in crescita ancora a due cifre (+12% sul 2017).

Non sarà un Salone generalista, ma «multispecilista», precisa Ucina Confindustria Nautica presentando il 58° Nautico di Genova. In breve: quattro saloni in uno (motoryacht e superyacht, accessoristica, fuoribordo e vela).

«Diventiamo più specializzati, più accoglienti, più forti - spiega Carla Demaria, presidente dell'associazione confindustriale - Mi aspetto un'edizione che consolidi la crescita del 2017. Il settore del leasing va benissimo (+58%) a dimostrazione che si tratta di uno strumento fondamentale per il settore. Inoltre, sottolinea Demaria - è tornato a crescere anche il mercato domestico. Non siamo prestigiatori, c'è un contesto favorevole sia economico sia istituzionale dietro queste cifre importanti».

Allora «Benvenuti a casa», come recita il manifesto che raffigura il telaio di una porta aperta sul mare.

Tuttavia, la ferita mai rimarginata - la scissione - è ancora molto dolorosa. E se Lamberto Tacoli, presidente di Nautica Italiana, torna a fare il corteggiatore e manda a dire da Viareggio che «è prematuro tornare a un'unica associazione, ma chiudere con Genova sarebbe pura follia», Carla Demaria svela il suo sogno: «L'obiettivo, ambizioso, che mi piacerebbe raggiungere al termine del mio mandato (tra un anno, ndr) è tornare a lavorare tutti insieme. Non abbiamo compreso le ragioni dell'uscita, non le condividiamo, e ho visto che il percorso alternativo non ha portato, secondo noi, a grandissimi risultati. Però ho rispetto per le aziende e proveremo a tornare a lavorare tutti insieme. Speriamo fortemente che ci sia un ritorno, e stiamo lavorando in questo senso. C'è qualche problema, evidentemente, ma questo rimane il mio obiettivo».

Dalla tregua armata sul divorzio alla guerra dei numeri il passo è breve, però. Non potrebbe essere altrimenti.

«Nautica Italiana - continua Demaria - sostiene che il Versilia Yachting Rendez-vous di Viareggio ha registrato 25mila presenze con un solo ingresso in quattro giorni, ma faccio fatica a crederlo. Al Salone di Genova abbiamo 11 tornelli e con 148mila visitatori in sei giorni abbiamo avuto un passaggio di 2000-2.200 visitatori al giorno e abbiamo avuto code che tutti hanno visto».

Per finire, l'indagine condotta dall'Ufficio Studi di Ucina Confindustria Nautic: «Abbiamo chiesto ai nostri associati di esprimersi - conclude la presidente - e il 69% delle aziende coinvolte ha dichiarato, sulla base del portafoglio ordini, una crescita del fatturato anche nel 2018.

Sarà di nuovo un buon anno».

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