Nei Big Data le risposte per lo sviluppo dell'Africa

Le sfide per lo sviluppo economico e sociale dell'Africa, il continente a più alto tasso di crescita demografica per i prossimi decenni, possono essere risolti senza l'aiuto di tecnologie di supporto decisionale di nuova generazione, in grado di sfruttare in modo innovativo l'enorme quantità di dati eterogenei che oggi è possibile raccogliere in infiniti campi, ovvero il fenomeno del Big Data? Per Ibm e per numerosi scienziati e accademici la risposta è negativa. Problematiche peculiari quali la crescita della popolazione, la scarsità di acqua, l'elevatissima quantità di malattie (nella sola Africa sub-sahariana si ritiene vi sia oltre il 25% di quelle globali), gli scarsi rendimenti dell'agricoltura e molti altri fattori hanno finora frenato lo sviluppo di opportunità commerciali nel settore It in grado di soddisfare, con soluzioni idonee e sostenibili, le necessità di amministrazioni pubbliche, enti non governativi e aziende di questo continente.
Ibm ha deciso di dare il proprio contributo allo sviluppo di un ecosistema di organizzazioni commerciali e non-profit capace di aiutare l'Africa a raggiungere i livelli di sviluppo economico ottenuti in altre regioni del pianeta e di abbattere i divari in ambiti quali la sanità, l'educazione e altri ancora. Con un investimento di 100 milioni di dollari, Ibm ha lanciato un'iniziativa decennale denominata «Progetto Lucy», dal nome del primo antenato umano noto. Il programma prevede la valorizzazione delle tecnologie di cognitive computing Watson, implementate dal nuovo Africa Research Laboratory di Ibm istituito a Nairobi, Kenya. Nell'ambito di questo progetto, Ibm instaurerà anche un nuovo Centre of Excellence panafricano per il Data-Driven Development (Ceed). Tramite questo centro, partner di ricerca quali università, agenzie di sviluppo, start-up e clienti in Africa e nel mondo potranno accedere all'intelligenza cognitiva erogata in cloud per risolvere le difficoltà più pressanti del continente e creare nuove opportunità commerciali. Tra le aree di interesse sulle quali il nuovo centro si focalizzerà fin dall'inizio si segnalano la sanità e l'istruzione.

Aree cruciali dove l'utilizzo di applicazioni basate su Ibm Watson permetterà la raccolta di informazioni da fonti eterogenee in tempo reale, la ricerca e l'analisi di correlazioni che spesso sfuggono agli esperti umani, e la proposta di soluzioni innovative ed efficaci.

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