Roma

Nell’era Marrazzo è boom dei costi della politica

Dal 2004 al 2006 le spese per la giunta e il segretariato del governatore sono cresciute di oltre il 17 per cento

Nell’era Marrazzo è boom dei costi della politica

Omar Sherif H. Rida

Il termine «sprecopoli», specie quando si parla di enti pubblici (di qualunque colore politico), ricorre su carta stampata e televisioni con rituale regolarità ogni volta che emergono disservizi e spese ingiustificate. Ma questa volta il viaggio intorno alla Regione guidata da Piero Marrazzo ha regalato qualche sorpresa in più: non solo i «soliti, vecchi» sprechi. Ma un intreccio di parentele e amicizie, di nomi che si ripetono spulciando tra i vari organigrammi della Pisana e delle società regionali, di dirigenti con doppi e tripli incarichi: tutte evidenze del «predicare bene e razzolare male» da parte dell’ex «teledifensore civico». Partiamo dai conti: 10 miliardi di euro è il deficit sanitario certificato dai tecnici del ministero dell’Economia. Un macigno che ha condotto a una valanga di tagli ai servizi dei cittadini, Finanziarie «lacrime e sangue», Irap e Irpef ai massimi storici. Senza contare i continui appelli di Marrazzo a «moralizzare i costi della politica».
Questo sulla carta. Ma la realtà è diversa. A far discutere non ci solo i recenti aumenti di stipendi per i consiglieri della Pisana (arrivati a guadagnare più dei parlamentari) ma anche - almeno a giudicare dalle carte - le cosiddette «spese della politica» (giunta e segretariato del presidente in primis), in costante aumento negli ultimi tre anni. Un dato? Tra il 2004, ultimo anno di gestione «piena» della giunta Storace, e il 2006, primo anno del «regno» Marrazzo l’aumento è del 17,7 per cento. Si è passati dai 162.471.000 euro ai 191.167.000. Un boom che già si intravedeva nel 2005, anno del passaggio di consegne tra centrodestra e centrosinistra, quando la cifra si attestò sui 174.066.750 euro (+7 per cento). La situazione migliora leggermente nel 2007 quando la previsione di spesa scende a 176.690.000 euro (rimanendo però sempre superiore al 2004 del 9 per cento).
Parole al vento quelle di Marrazzo e del «moralizzatore», l’assessore al Bilancio di Rifondazione comunista Luigi Nieri? Sembra proprio di sì. Ma entriamo nel dettaglio. L’aumento maggiore è quello che riguarda la voce «competenze, comprese gli oneri riflessi, al personale assunto a tempo determinato». I fondi destinati ai cosiddetti lavoratori «precari», insomma, passati dai 6 milioni e mezzo del 2004 ai 14 milioni 364mila per il 2006 (stessa cifra confermata nel 2007). Un 121 per cento in più che grava come un macigno sui conti della Pisana. Segue a ruota la «macro-voce» comprendente le «spese per le indennità di carica e di missione spettanti ai consiglieri regionali e agli assessori non componenti del consiglio regionale», cui vanno sommate le liquidazioni di fine mandato e il pagamento dei premi assicurativi. In tutto 23 milioni di euro contro i 15 milioni e mezzo del 2004. Soldi che rimarranno invariati anche quest’anno. La medaglia di bronzo, in questa classifica delle spese, va agli «assegni fissi ai dirigenti a tempo indeterminato». Sei milioni tondi tondi in più. Dai 20 milioni stanziati nel 2004 dal centrodestra si arriva ai 26 del 2006, e anche questa cifra rimarrà invariata nel 2007.
Scendendo ancora troviamo gli «stipendi e altri assegni, oneri riflessi, previdenziali e assistenziali al personale in atto comandato alla Regione». Cinque milioni in più. Dai 4,3 del 2004 ai 9,3 del 2006 (stessa cifra nel 2007). Un aumento di quattro milioni invece, per un totale di 6.050.000, per il «rimborso agli enti di provenienza di stipendi e altri assegni, oneri riflessi, previdenziali al personale già comandato alla Regione». Boom anche per il funzionamento dell’ufficio relazioni con il pubblico (Urp). Se tre anni fa bastava un milione e mezzo, adesso ne servono quasi cinque. E il conto è «appena» più alto di un modesto 233 per cento.
Il resto, in confronto, sono spiccioli. Oltre un milione in più per le «competenze ai responsabili di dipartimento, ai direttori regionali e ai componenti delle strutture a supporto delle funzioni di governo. I «contributi per il funzionamento dei gruppi consiliari», hanno subìto un aumento di 750mila euro arrivando così a 3.300.000 euro (ma nel 2007 saliranno a 4 tondi). Altri 850mila euro per le «indennità di segreteria della giunta e consiglio» (che passano da 6,1 milioni a 6,95), mentre gli «interventi promozionali istituzionali all’estero» vengono finanziati con 981mila euro (550mila nel 2004). L’area «Relazioni con l’Unione europea», infine, ha potuto contare su 160mila euro in più, passando dai 750mila euro dei tempi di Storace agli attuali 910mila.

Ma le vicende di Marrazzoland, come scopriremo, promettono anche di più.
(1-continua)

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