Giro d'Italia

Nella "Roubaix" toscana Evans trionfa nel fango Vinokourov torna in rosa

Nibali cade e perde terreno. Il suo compagno gli cede la bici ma lui non riesce a recuperare i primi. Dopo due tratti micidiali di sterrato, tra pioggia e fango, trionfa il campione iridato Evans, seguito da Cunego e Vinokourov: il kazako si riprende la maglia rosa

Nella "Roubaix" toscana 
Evans trionfa nel fango 
Vinokourov torna in rosa

Montalcino - Chi s'immaginava una tappa tranquilla in attesa della prima vera salita impegnativa, il Terminillo, aveva sottovalutato la "piccola Roubaix" toscana. E' successo di tutto. La maglia rosa è caduta a 30 km dall'arrivo, prima dei due tratti sterrati: Nibali si è rialzato, ha stretto i denti ed è arrivato alla fine, con un ritardo di due minuti dal campione del mondo Cadel Evans, vincitore della tappa. Secondo posto a Damiano Cunego (a 2''), davanti al kazako Vinokourov, che si è ripreso la maglia rosa, con un vantaggio di 1'12'' su Evans. Nibali scende al quinto posto con un ritardo di 1'33''.

La svolta A circa trenta km dall'arrivo Scarponi cade. Vanno giù anche alcuni atleti della Liquigas tra cui Nibali. I piani della maglia rosa sono stravolti: il messinese perde subito 1'20'', poi il distacco aumenta. In quel tratto di strada, in discesa, si va fortissimo e, con l'asfalto bagnato, inesorabile arriva la caduta. Nibali si rialza ma è acciaccato, riprende la corsa con la bici del compagno di squadra Agnoli - più alto di lui - ma la sofferenza è stampata sul suo volto. Il siciliano ha lo sguardo sofferente. All’uscita del primo sterrato la maglia rosa ha 1’30’’ di ritardo. Poi perde altri secondi. Basso è davanti a lui ma, dopo un po', si ferma e lo aspetta per affrontare, insieme, i due temibili tratti sterrati. Una solidarietà di squadra che permette a Nibali di arrivare in fondo limitando i danni. 

Maschere di fango Era veramente difficile, dopo il primo tratto sterrato, riconoscere i colori delle maglie, coperti di fango come i volti dei corridori. La pioggia caduta sul terreno aveva trasformato la strada in fango, ricoprendo tutto: bici, magliette, cappellini e corpi dei ciclisti. Su questo percorso ai limiti dell'umano Evans trionfa facendo fruttare la sua esperienza - sette anni - in mountain bike. Grandissima anche la prova di Cunego ("E' stata una gara d'altri tempi" dira alla fine) e del campione Vinokourov. 

La prossima tappa Con l'ottava tappa, la Chianciano Terme-Terminillo (189 km), prevede un arrivo in salita. Il primo del Giro. E' una tappa abbastanza impegnativa, soprattutto dopo il grande sforzo e il fango della gara sullo sterrato in Toscana. La saluta finale del Terminillo (1672 metri) è lunga sedici km, con pendenze medie del 7,3%. La parte più difficile è l'ultima.

Possibili gli scatti dei big della classifica quando mancheranno cinque chilometri al traguardo. 

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