Stile

Nero, frange e corde come ragnatele L'Accademia del lusso sfodera i suoi giovani

Anna Maria Greco

Roma Le frange, si sa, quest'anno vanno di moda e abbondano nella sfilata in piazza di Spagna organizzata dall'Accademia del lusso, che porta in passerella le creazioni di 39 studenti delle sue diverse sedi da Milano a Roma, da Palermo a Belgrado.

L'evento intitolato «In_materia» lo presenta la conduttrice tv Eleonora Daniele e viene introdotto da Pietro Polidori, proprietario e amministratore della scuola di moda e design e dal rettore Enzo Siviero. Festeggia l'apertura della nuova sede in una delle piazze più famose di Roma e più legata alle grandi manifestazioni fashion. All'Università eCampus e all'Accademia del Lusso si formano i giovani designer e Roma, che ha una vocazione da talent-scout, fa spazio a questi stilisti emergenti sotto la scalinata di Trinità de' Monti che ha visto sfilare le grandi griffe della moda. «Il nostro sogno si è realizzato», dicono i ragazzi sul palco, dopo aver visto in passerella le loro creazioni nel luogo simbolo che per anni ha ospitato «Donna sotto le stelle».

Gli abiti sono percorsi da corde, si intrecciano come su ragnatele ricamate, si arricciano in lavorazioni a nido d'ape e si aprono in colli di tulle plissè. C'è molta voglia di sperimentazione, tanta giovanile sovrabbondanza e un gran desiderio di stupire. Gli stilisti in erba prediligono il nero, solo raramente usano il bianco, il beige, il tortora. Colori, mai. Nei materiali, spaziano dalla pelle alla seta, dalla plastica al taffettà, dal tulle al lino. Ma quando usano le stoffe tradizionali evitano di cadere nel classico o nel romantico, puntano ogni volta ai toni aggressivi, underground e dark, tracciano linee geometriche e asimmetriche, preferiscono volumi oversize e tagli a vivo. Maxi-colli che diventano top si aprono su gonne dal gioco tridimensionale, i pantaloni larghi un po' sopra la caviglia si arricciano in vita o sono percorsi da volants sui lati, caban e spolverini svolazzano su maglie plissettate e i maxi cappucci coprono anche il volto.

C'è anche una motivazione di beneficenza, perchè l'evento raccoglie fondi per la Onlus «Insieme per la ricerca-PCDH19» e il progetto «Dopo di noi», dell'onlus «InsettopiaPer noi autistici» e ha il patrocinio dell'Ufficio scolastico della Regione Lazio.

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