Roma

Nessuna stangata sulla tariffa rifiuti

È arrivata la scorsa notte dopo l’una l’approvazione, in consiglio comunale, delle due delibere sul nuovo regolamento e sull’adeguamento della tariffa rifiuti (delibere 36 e 37/2010). L’adeguamento della tariffa sarà del 9,8% per le utenze domestiche e del 12,5% per le utenze commerciali. Aumento al momento compensato dalla restituzione dell’Iva (10%) al cittadino, stabilita dalla consulta. «Contrariamente a quanto sostenuto dall’opposizione - ha detto il consigliere comunale Andrea De Priamo (Pdl) - non c’è nessuna stangata. La tariffa domestica è di fatto invariata. Sono ampliate le fasce di esenzione per le categorie deboli e le premialità per le realtà virtuose. L’approvazione del regolamento e della tariffa Tari è dunque un passaggio importante per continuare a migliorare il lavoro avviato dalla giunta Alemanno per il decoro e la pulizia della città».
Lo stesso sindaco Gianni Alemanno ha spiegato che se le normative relative alla Tari saranno modificate e sarà reintrodotta l’Iva, «ne prenderemo atto con nuovi interventi a difesa dei cittadini: non utilizzeremo un ritorno dell’Iva sulla tariffa per fare aumentare il peso della bolletta sui consumatori, ma per ridurla». «Ringrazio il capogruppo del Pdl Luca Gramazio - ha concluso Alemanno - per essere riuscito a concludere questa difficile battaglia, nonostante l’ostruzionismo dell’opposizione».
Di “tariffa sociale” ha parlato il presidente della commissione Bilancio Federico Guidi: «Anche nella necessaria rimodulazione della Tari, l’amministrazione Alemanno si distingue per applicare criteri di equità, andando incontro alle istanze dei cittadini e dei comparti produttivi della Capitale. Una attenzione questa che ci fa parlare di una vera e propria Tari “sociale”. Grazie allo sforzo profuso da questa maggioranza, la rimodulazione della tariffa, inevitabile in quanto legata all’aumento del costo del servizio, sarà estremamente contenuta, al fine di evitare di gravare sui cittadini e sulle imprese romane in questo momento di crisi».
«Va sottolineato - ha spiegato ancora Guidi - il fatto che nulla cambierà in bolletta per le famiglie romane rispetto allo scorso anno, mentre sarà decisamente contenuto l’aumento per le utenze commerciali. Con la delibera votata, vengono inoltre introdotte agevolazioni ed esenzioni per il settore produttivo romano e delle fasce sociali svantaggiate. In particolare, con le agevolazioni relative alle situazioni di disagio economico e produttivo, sono stati stanziati 17 milioni e 700mila euro a fronte dell’accordo sottoscritto nel 2009 con i sindacati, che consentirà una agevolazione tariffaria consistente a favore dei cittadini più deboli e sfortunati. Obiettivo dell’amministrazione è proprio quello di non far pagare il prezzo della crisi né ai cittadini né alle imprese».
«Va ricordato inoltre - ha concluso Guidi - che dal 2003, anno in cui fu istituita, la Tari è inevitabilmente aumentata ogni anno in media di 10 punti percentuali. Unica eccezione lo scorso anno, quando la giunta Alemanno ha deciso di coprire l’aumento con risorse proprie senza farla pagare ai cittadini.

Un senso di responsabilità questo che ancora una volta ci permette di affermare come funzionamento, modalità e costi del servizio siano davvero improntati a caratteri concreti e sociali».

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