Netflix spinge il Nasdaq grazie alla crescita all'estero

Utili in calo nel trimestre, ma è boom di abbonati, arrivati a quota 65,6 milioni

House of cards, il popolare serial televisivo va forte. E non solo negli ascolti. In Borsa, la società che l'ha lanciato (ma non prodotto direttamente) ossia Netflix è il miglior titolo del Nasdaq, il mercato Usa dei titoli tecnologici, da inizio anno, con un guadagno record del 121%, percentuale degna della bolla di Internet. Il balzo di Netflix, che a ottobre è pronto a sbarcare anche in Italia con una fiction dedicata, Marco Polo, prodotta questa volta in casa, non è però casuale.

I numeri dei suoi abbonati, 65,6 milioni nel mondo, fanno certamente schiattare di rabbia concorrenti più blasonati come Sky che ne ha 23 milioni, ma solo in Europa. Il fenomeno Netflix è l'esempio più concreto di come una società nata nel 1996, agli albori di Internet, per il noleggio online delle videocassette, abbia saputo trasformare se stessa restando sempre al passo con i tempi. Il risultato sono 65,6 milioni di sottoscrittori con una crescita, nell'ultimo trimestre, di 3,3 milioni grazie alle nuove serie «Daredevil» and «Orange Is the New Black».

Dei clienti totali, 23,3 milioni sono abbonati esteri (al di fuori degli Stati Uniti) mentre i restanti 42,3 milioni sono abbonati locali.

La crescita più rapida rimane comunque quella sui mercati internazionali, dove la società ha ancora grandi potenzialità di espansione e di far conoscere i servizi offerti ai clienti. La società ha ribadito l'intenzione di espandersi in altri 150 Paesi entro fine 2016 e ha detto che investirà oltre 6 miliardi di dollari su «film» e «show televisivi» nello stesso anno. I ricavi del secondo trimestre ammontano a 1,64 miliardi di dollari con l'utile netto a 26,3 milioni, in crescita dell'11% rispetto al primo trimestre, ma in forte calo dai 71 milioni del secondo trimestre del 2014 a causa dei forti investimenti fatti per la crescita sui mercati esteri. E l'ad nonchè fondatore del gruppo, Reed Hastings, ha già annunciato un aumento dell'abbonamento mensile, che ora è pari a 7,99 dollari.

E lo stesso sarà anche in Italia per l'abbonamento basic che costerà 7,99 euro al mese fino agli 11,99 per il pacchetto Hd. Eppure Netflix ha rischiato di sparire: sarebbe successo se, nel 2003, Blockbuster non avesse rifiutato di investire 50 milioni di dollari per acquisire la compagnia di Los Gatos.

Un errore fatale: si stima, infatti, che l'ex colosso del video entertainment abbia speso, negli anni successivi, dieci volte tanto per tentare di arginare (inutilmente) la crescita di Netflix.

Blockbuster alla fine è fallito, sommerso dalla marea dei film in streaming proposti da Netflix.

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