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Nicole, Ruby e le altre, ecco la sfida di «Vogue»: vestite eleganti sareste sexy?

La provocazione dell'edizione online di «Vogue Italia»: rifà il look alle protagoniste delle inchieste «hard», da Noemi Letizia a Patrizia D'Addario, da Nicole Minetti a Ruby Rubacuori, e le sfida: provate a indossare abiti eleganti e poi vediamo se sarete ancora sexy

Nell'attesa di sapere se è vero, quel che si dice della corte del Re, lorisognorine cortigiane abbiano per cortesia la buona creanza di abbigliarsi meglio. E magari di agghindarsi meno. Questa non è una predica moralista, signore e signori del bel mondo (e quello brutto ascolti, pardon, osservi e impari). Questa è una sfida, più che all'abbruttimento e oltre che al decadimento (decidete voi se fisico o morale), al trucco. Non inteso nel teatrale abbinamento al parrucco, ma inteso nel suo significato di escamotage, stratagemma per belle apparire. C'è quello antico e della nonna del «un poco soffrire», e molte di loro pare ci siano passate, fra labbro gonfiato e seno rifatto. Ma c'è quello, meno dispendioso e meno doloroso e quindi più infido, del vestire, ed è lì che Vogue Italia lancia e misura la sua provocazione. Care Nicole, Ruby, Patrizia e Noemi e compagnia cantante, provate a indossare abiti eleganti e poi vedremo, quale di voi sarà ancora sexy, sensuale e attraente. Perché si sa, lo diceva Coco Chanel che l'eleganza è frigida: «Che avesse dunque ragione?» domanda il mensile di moda più famoso del mondo in un articolo sull'edizione on line.
E aggiunge: «Viene spontaneo chiedersi se le fanciulle e signore in questione, età richiesta tra i 18 e - massimo limite - i 35 anni, ma solo in caso di intramontabili favorite e stars catodiche o dello scenario politico, piacerebbero ancora così tanto se solo fossero un filino meno sfacciate, un tantino più eleganti e stylé, un attimo più contenute e ricercate in fatto di look». C'è anche che, sai mai, magari la forma sarà miglior sostanza, se meglio abbigliata: «Se oggidì conta solo l'apparire e dato che dobbiamo subire le molteplici manifestazioni di queste proterve protagoniste della cronaca, almeno che siano vestite in maniera appropriata. Ebbene, forse potrebbe proprio essere una ritrovata forma di eleganza, una catarsi del gusto a indicarci finalmente la via di salvezza. O almeno speriamo sia così».
E così eccole, con tanto di foto, prima e dopo il «trattamento Vogue» applicato da Alessia Glaviano. Nicole Minetti si tolga quel trench a balze e ne indossi uno dalla linea più classica, Ruby metta un velo sull'ormai noto tunbino nero e per cortesia preferisca un sandalo minimal a quell'orrendo ghepardato che fa così volgare. Per Nadia Macrì c'è «una camicia romantica con un tocco cowgirl», Patrizia D'Addario sia un po' meno Lecciso Style e un po' più educanda in nero lungo, Sabina Began rinunci allo scollo su gonnellone e recuperi «una silhouette bon ton», Noemi Letizia abbandoni decisamente le frange e viri sui «tagli sui fianchi di una longuette». E insomma ce n'è per tutte, da Barbara Guerra a Roberta Bonasia passando per le gemelle Eleonora e Imma De Vivo.

Provateci voi, a essere sexy col pantalone e la casacca larga, e poi ne riparliamo.

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