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Niente bis olimpico, Fabris delude ancora

Il pattinatore azzurro chiude al 10º posto nei 1500 metri, gara dove a Torino aveva vinto l'oro. Ora restano solo i 10.000 metri e la gara a squadre per centrare il podio.

Ancora una delusione per Enrico Fabris nel pattinaggio di velocità alle Olimpiadi di Vancouver. Nei 1500 metri l'oro è andato all'olandese Mark Tuitert (1'45"57), che ha preceduto lo statunitense primatista mondiale Shani Davis (1'46"10) e il norvegese Havard Bokko (1'46"13). Fabris si è classificato al decimo posto con il tempo di 1'47"02 seguito in dodicesima posizione da Matteo Anesi, che ha fermato il cronometro sul 1'47"34. Sfuma così il sogno di Fabris di ripetere l'exploit di Torino 2006, quando sulla stessa distanza vinse la medaglia d'oro. Ora restano solo i 10mila (dove a TorinoFabris finì ottavo) e la gara a squadre (dove l'Italia è campione olimpica in carica) per rimediare a un avvio alquanto deludente.
MALE ANCHE LA FONTANA Non riesce a ripetersi nello short track l'azzurra Arianna Fontana, solo nona nei 1500 metri. Dopo lo splendido bronzo conquistato nei 500, la 19enne campionessa di Sondrio questa volta si è fermata ad un passo dalla finale. La Fontana ha dominato la sua batteria di qualificazione, ma poi in semifinale non è riuscita ad inserirsi tra le prime due posizioni, chiudendo terza nonostante il buon rilevamento cronometrico. L'oro è andato alla cinese Yang Zhou, che ha chiuso davanti alle coreane Eul Byun Lee e Seung Hi Park. La Fontana ha chiuso al nono posto assoluto dopo aver vinto la finale B con il tempo di 2'42"801. Nei 1000 metri maschili nessun azzurro ha superato i quarti di finale. Nicolas Bean è giunto terzo nella prima batteria come Yuri Confortola nella terza frazione, mentre Nicola Rodigari, che ha tagliato anche lui il traguardo al terzo posto, è stato poi squalificato per aver danneggiato il cinese Han che lo precedeva. La gara si è chiusa con una doppietta sudcoreana: l'oro è andato a Jung Su Lee, che ha chiuso davanti ad Ho Suk Lee.

Medaglia di bronzo allo statunitense Apollo Ohono, che conquista così la sua settima medaglia olimpica.

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