Noleggio protagonista Il fenomeno car sharing

Il presidente Ruggiero: «Il concetto di utilizzo del veicolo è sempre più prevalente». Tutti i dati

Piero Evangelisti

In Italia il rapporto tra clienti e automobili sta cambiando, e il concetto di utilizzo del veicolo è sempre più prevalente, quando si tratta di aziende e di professionisti, sulla classica proprietà del mezzo; all'acquisto, subentra quindi il noleggio che garantisce la disponibilità della vettura e toglie tutti i problemi legati ad assicurazione, bollo, manutenzione e così via. La conferma di questa tendenza è giunta in occasione della presentazione del 15° Rapporto Aniasa l'associazione che riunisce le aziende che operano nel settore del noleggio sullo stato di salute del settore e del car sharing nel nostro Paese. «Il settore del noleggio veicoli, superata la fase più acuta della crisi, vede nuovamente crescere il giro d'affari (nel 2015, +5,7% di fatturato sul 2014) e il sostegno al mercato automotive (+18% di immatricolazioni), mentre l'offerta di car sharing si amplia e si consolida in diverse città italiane (647mila iscritti e 4.400 veicoli in flotta), offrendo un'efficace alternativa al possesso dell'auto e all'uso dei trasporti pubblici ha spiegato Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa, presentando il rapporto e questo nonostante l'evoluzione dalla proprietà alla formula pay per use, guidata dalle nuove tecnologie, sia oggi frenata dalla burocrazia e da una normativa ancora ferma al palo che non disciplina adeguatamente le nuove forme di mobilità».

La tendenza alla crescita è proseguita anche nei primi tre mesi di quest'anno, che hanno fatto registrare un aumento del 7,4% delle immatricolazioni ai noleggi. Per quanto riguarda il noleggio a lungo termine, in Italia sono già 65mila le aziende e 2.700 le amministrazioni pubbliche che si rivolgono a questo contratto, mentre sono 12mila i driver che quotidianamente si rivolgono ai banchi degli autonoleggi per ragioni di business o turistiche. Il rent a breve termine, che conta oggi una flotta circolante di 145mila unità, lo scorso anno ha visto salire a circa 4,6 milioni il numero dei contratti stipulati, per un totale di quasi 31 milioni di giornate di noleggio (+8%), a riprova di come sempre più l'utilizzazione del veicolo «a tempo» stia entrando nell'uso comune, anche grazie a una maggiore diversificazione dell'offerta (low cost, generalista e premium).

È salita invece a 585mila veicoli la flotta del noleggio a lungo termine che nel 2015 ha aumentato il suo giro d'affari di quasi l'8%, avvicinandosi a quota 6 miliardi, dei quali 4,2 frutto delle «pure» attività di locazione, 1,5 della rivendita dei veicoli usati (+13,4% sul 2014) e 46 milioni del preleasing. Continuano a crescere i contratti di Nlt a privati (+300% negli ultimi tre anni) e si è arrestato il fenomeno del downgrading, la scelta di mezzi più economici, che ha caratterizzato gli anni più difficili della crisi.

«Lo sviluppo del settore del noleggio veicoli, accompagnato dalla consolidata crescita di nuove forme di mobilità condivisa ha concluso Ruggiero - conferma la centralità delle quattro ruote nel sistema di trasporti nazionale, accompagnata dal progressivo maggior interesse verso una cultura pay per use, svincolata dalla proprietà del bene auto, che ben si coniuga con le nuove tecnologie e, invece, si scontra con la burocrazia e l'assenza di una chiara e uniforme normativa nazionale».

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