Cronaca locale

Non solo lavoro, la Brianza riscopre la sua vocazione turistica

MonzaDa una Brianza grande, a una grande Brianza. Con il rilancio del turismo e del benessere. È una sorta di parola d'ordine risuonata al Contrada Resort & Spa di Arlate Calco, dove si sono incontrati Fabio Dadati, Andrea Monti e Achille Mojoli, assessori al Turismo rispettivamente delle Province di Lecco, Monza Brianza e Como. La Brianza, ritagliata fra tre province ora fermamente intenzionate a creare alleanze e sinergie, è uno scrigno di bellezze naturali e artistiche spesso sottovalutato e offuscato da una imprenditoria laboriosa che ha pensato molto ai mobili, al tessile e alla meccanica, ma poco ai suoi tesori turistici. Questa parte di Lombardia che va dall'Adda al Lura e da Monza a Lecco, vuole arrivare all'Expo «con il quale ci si augura, pur con le dovute riserve, una ricaduta di 35 milioni di euro» come ipotizza il segretario generale della Camera di Commercio di Monza Brianza Renato Mattioni. Ma l'imprenditoria locale intende guardare ben oltre il grande evento del 2015, e un incoraggiamento arriva dal contributo di quattro milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lombardia, le cui richieste di finanziamento si chiudono il 16 novembre prossimo. «Dobbiamo trasformare la Brianza in una eccellenza di benessere e di accoglienza, creando una offerta integrata di beni culturali, ambientali e turistici» annota Dadati. «Si pensi al marchio del lago di Como, al turismo religioso grazie ai nostri numerosi santuari - interviene Monti - , la bellezza dei parchi naturali come il Curone e di quelli privati o, ancora, le splendide ville patrizie che potrebbero essere aperte al pubblico ogni fine settimana». Poi c'è chi propone i percorsi per gli appassionati dei motori, e anche qui ce n'è da vendere: dall'autodromo di Monza alla Guzzi, dalla Garelli alla Yamaha di Gerno. E perché non una attenzione anche agli itinerari gastronomici con vini e salumi o a quelli del design, legati al mobile e al tessile?. Insomma perle da riscoprire favorendo un turismo «di prossimità», da fine settimana, di riposo dall' affaticante «business» ambrosiano, dove il visitatore - uomo d'affari lombardo, italiano od estero, trovi confortevoli strutture alberghiere dotate di centri benessere, trasporti efficienti e collegamenti rapidi con gli aeroporti lombardi e le stazioni ferroviarie milanesi.

«Esiste già un protocollo - conclude Dadati - con Fieramilano per promuovere il territorio lecchese nel mondo fieristico, entrando di fatto già oggi nell'Expo 2015, e vendere ai 4 milioni di visitatori e standisti la ricettività alberghiera di Lecco e della Brianza».

Commenti