Cronaca locale

Note classiche per riscoprire la terra lombarda

Arriveranno alla chiesa di San Cristoforo a bordo di un battello, percorrendo il Naviglio Grande, come ai tempi di Leonardo da Vinci, i musicisti dell'Orchestra e del Coro Ludwig van Beethoven, che il 26 giugno inaugureranno la rassegna concertistica «Le sacre dimore», in programma a Milano e dintorni fino al 30 settembre. «Sarà il primo dei tredici concerti dedicati alla Lombardia nell'Italia e nel mondo, un percorso fatto di musiche inedite firmate da compositori della scuola sinfonica lombarda vissuti tra Settecento e Ottocento, come Sammartini, Lampugnani, la Agnesi, e da musicisti stranieri frequentatori dei salotti milanesi, che verranno eseguite nei più bei luoghi di culto o di tradizionale significato religioso della nostra regione», spiega Rosantonia Baroni, presidente dell'Associazione Pietro Mongini (è dedicata al celebre cantante lirico che fu anche Radames nella prima dell'Aida di Verdi al Cairo nel 1871), organizzatrice per il quarto anno della raffinata rassegna, con il contributo del Consiglio Regionale della Lombardia e di Navigli Lombardi. Ecco perchè nel primo concerto in cartellone alla chiesa di San Cristoforo (sabato 26 giugno, ore 21, ingresso libero) le musiche di Bertoni e Brioschi si alterneranno a quelle di Bach e Vivaldi; così come il 3 luglio, nel secondo appuntamento alla Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, verranno eseguite sinfonie di Sammartini, Lampugnani e Haendel. E lo stesso accadrà, di nota in nota, il 31 luglio nella chiesa romanica di San Colombo a Vaprio d'Adda, il 6 agosto nella Chiesa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria di Ostiglia e in tutti gli altri conventi e abbazie. «Questa rassegna permette di legare il territorio alla cultura della musica con la tradizione dei luoghi sacri: noi abbiamo una terra fantastica, costellata di ingegno, di bellezze artistiche, storiche e ambientali - dice Davide Boni, presidente del Consiglio della Regione Lombardia -. Riscoprirla attraverso questi concerti ci consente di costruirci il futuro senza mai dimenticare la nostra straordinaria storia». Per informazioni: Associazione Pietro Mongini, tel.

348-3836051.

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