Cronaca locale

Notte bianca per i saldi (e scacciare la crisi)

Domani apertura dei negozi fino alle 2 in nove quartieri della città e il 14 si replica in corso Buenos Aires. I commercianti sperano in un’inversione di tendenza dopo la partenza in sordina delle vendite promozionali

Notte bianca per i saldi (e scacciare la crisi)

Certo che quest’anno il meteo, non solo la crisi, gioca contro i negozianti milanesi: prima i loro incassi hanno patito una flessione per il maltempo, un inverno e una primavera troppo freddi e piovosi che hanno frenato lo shopping. E ora che è tempo di saldi - sono iniziati sabato scorso e andranno avanti fino a fine agosto -, il caldo torrido ha tenuto i milanesi in casa. A questo va aggiunto un importante evento come la "maratona dello shopping", prevista per domani e che vivrà un bis il 14 luglio ma solo per quanto concerne gli esercizi di corso Buenos Aires.
La maratona, quasi una notte bianca, perché gli esercizi di abbigliamento e calzature potranno rimanere aperti fino alle 2, mentre diversi momenti di svago proseguiranno fino alle 4. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle Attività produttive del Comune, assieme con la Confcommercio e le associazione delle vie coinvolte. Ha detto l’assessore Giovanni Terzi: "Sarà una serata di allegria, con l’obiettivo di sostenere i commercianti e al contempo offrire ai tanti lavoratori, occupati durante le giornate feriali, di fare acquisti in una inusuale fascia oraria notturna".
Sarà la terza maratona e i negozianti sperano segni una inversione di tendenza dopo un avvio fiacco, nonostante sconti importanti, anche del 50 per cento. La Confesercenti cittadina ha monitorato una trentina di botteghe nel primo fine-settimana di svendite, registrando ben pochi sorrisi. Le vendite scontate hanno infatti registrato un calo del 15/20 per cento rispetto all’anno passato. La ragione è stata trovata nell’afa, che ha allontanto molti milanesi dalla città o li ha tenuti a casa con i condizionatori accesi. Il vero dato sarà quello di fine settimana. Ovvio che, se la maratona non farà pareggiare i conti, tanti passeranno alle lacrime. Ha detto Mauro Toffetti, presidente di Confesercenti: "L’aspettativa degli operatori è elevata, perché Milano ha sofferto più di altre città la crisi dei consumi. Attendiamo in questi giorni una forte spinta alle vendite anche perché il sistema commerciale milanese è sano e competitivo".
A parte la classica corsa alle grandi griffe, i capi più cercati in questi primi giorni sono risultati essere quelli per il mare, l’intimo femminile e molti prodotti per l’infanzia e i giovani, a ridosso delle partenze per le vacanze. Insomma, gli uomini stanno alla finestra e si trattengono dallo spendere per sé, preferendo favorire mogli e figli. E dire che lo stesso Toffetti ha rimarcato come siamo davanti a "ribassi molto aggressivi rispetto agli anni scorsi". E la tendenza a comperare meno è generale, non solo legata al capoluogo lombardo. Saldi poco esaltanti pure a Brescia, come annunciato dalla Ascom bresciana. Secondo le sue stime, la spesa per scontrino nel Bresciano, durante i primi due giorni di offerte, si è attestata attorno ai 130/140 euro contro una media nazionale di 160/170. La "maratona dello shopping" serve anche per imprimere una svolta. Ha detto Giorgio Montingelli, di Unione Confcommercio: "Sta diventando una tradizione e sarà riproposta perché la città va vissuta anche di sera e fuori dalle zone più frequentate. L’intenzione è quella di allargare a più quartieri".

Domani, la notte dei saldi toccherà 9 diverse aree.

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