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Nucleare, Ahmadinejad: "Con le nuove centrifughe nessuno ci può fermare"

Il presidente iraniano inaugura le centrifuga nucleari di "terza generazione": dieci volte più potenti e sei volte più veloci delle precedenti. La sfida all'Occidente: "Nessuno può fermarci"

Nucleare, Ahmadinejad: 
"Con le nuove centrifughe 
nessuno ci può fermare"

Teheran - "Nessuna potenza può più impedire all’Iran di procedere velocemente sulla strada dello sviluppo nucleare". La nuova minaccia al mondo arriva dal presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad in un discorso trasmesso in diretta dalla televisione di Stato in inglese PressTv." Ogni mano che porterà una minaccia alla nazione iraniana sarà tagliata" ha affermato Ahmadinejad. "Se pensano che usando il linguaggio delle minacce potranno fiaccare la volontà dell’Iran, si sbagliano - ha aggiunto il presidente iraniano riferendosi alle grandi potenze -. Questo comportamento renderà la nazione iraniana più risoluta. Quindi dico loro: il troppo è troppo, smettetela". Negli ultimi giorni gli Stati Uniti hanno incrementato i loro sforzi per convincere le altre grandi potenze ad adottare nuove sanzioni contro Teheran in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Le nuove centrifughe Il presidente ha svelato il nuovo modello di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio che entreranno in funzione nei siti nucleari iraniani. Ahmadinejad ha mostrato il nuovo modello durante la cerimonia in occasione della festa nazionale della tecnologia nucleare, a Teheran nella torre Milad, alla presenza delle autorità iraniane e del capo dell’agenzia atomica iraniana, Ali Akbar Salehi. Secondo l’emittente PressTv, le nuove centrifughe "di terza generazione" sono dieci volte più potenti e sei volte più veloci delle precedenti.

Data simbolo La cerimonia celebra il quarto anniversario di quella che il governo iraniano considera una data simbolo del programma atomico della Repubblica Islamica, il 9 aprile 2006.

Quel giorno infatti l’Iran annunciò al mondo di essere in grado di arricchire l’uranio all’interno dei propri siti nucleari, inaugurando la centrale di Natanz, nel centro del Paese, dove oggi l’uranio viene arricchito al 20%.

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